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Vicenza, altera ecografia con feto malformato: indagata ginecologa

Il medico, che aveva detto ai genitori che andava tutto bene, avrebbe “ritoccato” l’ecografia del feto. Il bambino è nato senza una mano e parte dell’avambraccio.
A cura di Susanna Picone
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Una ginecologa dell'ospedale di Noventa Vicentina, in provincia di Vicenza, è sospettata di aver “ritoccato” l'ecografia morfologica di un bambino che poi è nato senza una mano e parte dell'avambraccio. Per questo il medico risulta indagata con l’ipotesi di falso in atto pubblico. I fatti risalgano a un anno fa. La ginecologa ai genitori del piccolo aveva detto, al momento dell’ecografia, che andava tutto bene. La mamma del bambino, una donna di 42 anni, nel corso del secondo trimestre di gravidanza aveva eseguito ambulatorialmente all’ospedale di Noventa una ecografia morfologica e l’esito era stato positivo. Il medico aveva infatti confermato ai genitori che tutto era a poso e in questo senso aveva emesso un referto. Le indagini della Procura avrebbero poi confermato che il referto dell'esame, consegnato dopo insistenti richieste della coppia di genitori, era stato ritoccato per nascondere l'errore di valutazione. Quando i genitori hanno finalmente ottenuto una copia autentica dell’esame si sono infatti trovati in mano un referto diverso che effettivamente parlava di una anomalia scheletrica parzialmente valutabile.

Il referto alterato per nascondere l’errore compiuto dalla ginecologa

L'iscrizione nel registro degli indagati è stata comunicata alla ginecologa vicentina dal pm Silvia Golin con l'avviso di chiusura delle indagini preliminari. Indagini che hanno portato a una perquisizione a Noventa e a una consulenza informatica che avrebbe permesso di dimostrare come il referto della ginecologa fosse stato alterato nel febbraio del 2014, poco prima della consegna, probabilmente per nascondere l’errore compiuto precedentemente. Ora la ginecologa vicentina indagata dalla Procura per falso in atto pubblico avrà circa venti giorni per chiedere di essere sentita o per presentare memoria difensiva.

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