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Viaggia a 247 km/h e si vanta sui social. Ma dopo la multa si difende: “Foto è taroccata”

Nei guai un giovane anconetano multato dopo aver pubblicato una foto su Facebook che testimoniava una folle corsa in autostrada con la sua Porsche. La difesa: “Quella foto l’ho modificata con Photoshop”.
A cura di S. P.
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Posta su Facebook una fotografia del contachilometri della tua Porsche mentre in autostrada schizza a 247 km orari ma poi, quando la polizia stradale lo rintraccia e lo invita a presentarsi in questura, smette di “vantarsi” delle sue folle corsi sull’A14 e racconta la sua verità. Il protagonista di questa vicenda è un giovane anconetano di ventitré anni che vive a Forlì che è finito nei guai proprio dopo aver pubblicato la fotografia del suo contachilometri su Facebook. Un agente della questura ha infatti visto l’immagine (piena di like) sui social, lo ha rintracciato, e dopo qualche controllo con la Società autostrade e il Telepass, il giovane è stato convocato negli uffici della Polstrada di Rimini dove gli agenti gli hanno presentato il conto: due multe da 400 euro circa e decurtazione di sei punti dalla patente. Ma il giovane proprio non ci sta e al quotidiano Il Resto del Carlino ha appunto deciso di raccontare quella che sarebbe la verità. A quanto pare non stava davvero viaggiando a 247 chilometri all’ora con la sua Porsche ma per creare quella foto avrebbe usato Photoshop.

"Avevo usato Photoshop " – Il giovane ha raccontato di aver mostrato agli agenti una foto simile a quella incriminata con un contachilometri che segnava 900 chilometri orari. Un modo insomma per far capire che la foto pubblicata su Facebook non era reale: “Come poteva un’auto essere andata a 900? Avevo usato Photoshop pure per i 247”. Ha scherzato anche sulla famosa ragazza che avrebbe dovuto accompagnare a casa e di cui aveva parlato per “giustificare” la sua folle corsa in autostrada. Il ventitreenne avrebbe quindi detto che al momento dello scatto stava viaggiando sotto i 130 chilometri orari ma che è stato multato comunque per la velocità raggiunta in altro tratto. “Ho già contattato il mio legale e presenterò ricorso al giudice di pace. Il Telepass, lo strumento utilizzato per comminare poi le due multe, non sarebbe omologato per farlo”, ha detto ancora il giovane determinato a difendersi.

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