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Via i quadri degli immigrati dai musei: accade negli Stati Uniti

La protesta di un museo del Massachussetts contro i provvedimenti avanzati da Trump: tutte le opere create o donate da immigrati sono state coperte o rimosse dalle sale. Il risultato? Un museo completamente vuoto.
A cura di Federica D'Alfonso
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#ArtLess, l'iniziativa promossa da @theDavismuseum, Stati Uniti
#ArtLess, l'iniziativa promossa da @theDavismuseum, Stati Uniti

Le misure “anti-immigrazione” del presidente Donald Trump continuano a far discutere. Non soltanto la politica, ma anche la cultura e lo spettacolo si sono, in queste settimane, mobilitate contro i provvedimenti che il leader statunitense ha avanzato quale misura “preventiva” contro il terrorismo. Il mondo dell'arte non è stato da meno, e proprio dagli Stati Uniti è partita la campagna “Art-Less”: cosa accadrebbe se i musei bandissero dalle loro sale tutte le opere di artisti immigrati?

I musei resterebbero completamente vuoti. Il Davis Museum del Massachussetts lo ha dimostrato, con questa iniziativa che in poco tempo sta facendo il giro del web: tutte le opere, create o donate da immigrati, sono state rimosse dalle sale o coperte con giganteschi teli neri. Il risultato è a dir poco impressionante.

@theDavismuseum su Twitter
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Per una settimana, fino al 20 febbraio, il Davis Museum ha portato avanti la sua campagnia “Art-Less”, per dimostrare l'importantissimo impatto che i cosiddetti “clandestini” hanno avuto e continuano ad avere non soltanto nella storia economica di un paese come gli Stati Uniti, ma anche nella sua storia culturale ed artistica. La direzione del museo ha spiegato in modo molto diretto le ragioni di questa protesta"Lo abbiamo fatto per dimostrare simbolicamente a cosa assomiglierebbe il Davis Museum senza il loro contributo alla nostra collezione, e quindi onorare i loro inestimabili doni”.

@theDavismuseum su Twitter
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Il museo Davis, come tanti altri sul suolo statunitense, ha anche sottoscritto un comunicato diramato lo scorso 30 gennaio dall'Art Directors, in cui l'associazione dei musei si dichiaravamolto preoccupata per le conseguenze e le ragioni dell'ordine esecutivo in atto: “collaborazioni artistiche e accademiche potrebbero essere messe seriamente in pericolo, proprio nel momento in cui lo scambio culturale e la comprensione reciproca sono più importanti che mai”.

Tantissime le opere mancanti, fra cui un bellissimo ritratto di George Washington, dipinto da Adolf Ulrik Wertmüller, artista giunto negli Stati Uniti nel 1790. Secondo una stima dello stesso museo, il 30 per cento delle opere custodite dalle sale del Davis sarebbero state create o donate da uno straniero: immaginiamo di allargare questa stima a tutti i musei e il luoghi di cultura statunitensi, cosa rimarrebbe?

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