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Vertice Ue, trovato l’accordo. Più fondi per i giovani

Accordo a notte fonda al vertice Ue sul rilancio dell’economia. Soddisfatto il premier Letta per le decisioni sui fondi da utilizzare per l’occupazione dei giovani, i miliardi per il lavoro giovanile saranno otto e non sei. Accontentato il britannico Cameron.
A cura di Susanna Picone
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A notte fonda, dopo aver superato l’ostilità del premier britannico David Cameron, si è trovato un accordo e la prima giornata del vertice europeo a Bruxelles si è conclusa positivamente. Hanno espresso soddisfazione, tra gli altri, la cancelliera Angela Merkel  perché ora sarà possibile “pianificare” e il presidente del Consiglio Enrico Letta. “Riusciamo a ottenere più di quanto si pensava nel senso che c’è un’aggiunta in più rispetto a quanto era previsto nel front loading. È un risultato molto positivo e sono molto contento”, in questi termini si è espresso Letta che ha detto anche che l’impressione è che sia andata bene in quanto la parte principale dell’accordo è realizzata, sia sulla lotta alla disoccupazione giovanile che sul bilancio.

I miliardi per il lavoro giovanile saranno otto e non sei, fino al 2020. Di questi otto, sei si possono anticipare al 2014-2015. L’iniziativa interesserà le aree Ue più colpite dal fenomeno della disoccupazione giovanile, in tutto sono 13 Paesi. Ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto anche il presidente della Ue Herman Van Rompuy. È stato possibile trovare un accordo in quanto Cameron è stato accontentato nelle sue richieste: è stato mantenuto, infatti, lo sconto (“rebate”) in favore della Gran Bretagna e il premier ha così ritirato la minaccia di veto.

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