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Verdini incontra il Pd: “Non siamo in maggioranza, ma ci incontreremo per discutere”

Un colloquio tra una delegazione di Ala, il partito di Denis Verdini, e un gruppo di esponenti del Partito Democratico ha avuto luogo a Montecitorio stamane. Nessuna intenzione di entrare in maggioranza, sostiene Verdini, l’incontro ha ragioni più pragmatiche: “Votando una serie di provvedimenti, vorremmo conoscerli prima di votarli”. Per questo motivo, Ala e Pd hanno deciso verranno fissati da oggi in poi una serie di incontri per discutere delle nuove proposte di legge in calendario.
A cura di Charlotte Matteini
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“Abbiamo concordato un metodo di incontrarci alla Camera e al Senato”, ha dichiarato Denis Verdini al termine del "vertice" tra Ala e Pd. Si vociferava da giorni di un incontro tra Verdini e gli esponenti del Partito Democratico al Nazareno previsto per la tarda mattinata di oggi, un'indiscrezione che aveva dato adito a numerose polemiche nelle scorse giornate. A quanto sembra, però, l'unico colloquio che ha visto protagonisti i parlamentari di Ala, capitanati da Denis Verdini, e la delegazione del Pd, composta da Luigi Zanda, Lorenzo Guerini ed Ettore Rosato, è avvenuto a Montecitorio. Tra gli argomenti sviscerati, ci sarebbero il referendum sulla riforma costituzionale previsto per ottobre e la possibilità di costituire comitati comuni per la campagna referendaria, per sostenere le ragioni del "sì".

Per quale motivo il Partito Democratico dovrebbe incontrare Verdini? A questo domanda ha cercato di rispondere il fondatore di Ala: “Tra il gruppo di Ala e quelli del Pd non c’era mai stato un incontro. C’era necessità di incontrarsi perché stiamo votando una serie di provvedimenti. Non siamo in maggioranza. Anche se ci sentiamo in paradiso… Vorremmo conoscere i provvedimenti prima di votarli”. In pratica, Ala sarebbe intenzionata solamente a concordare la costituzione di un dialogo tra le due parti, ribadendo però l'intenzione di non entrare a far parte della maggioranza di Governo.

Contrario al colloquio è sempre stato l'esponente della minoranza dem Roberto Speranza, che ha definito l'incontro con Verdini "una follia inspiegabile", sostenendo che sarebbe un "errore molto grave amoreggiare con lui". "Siamo tutti impegnati ventre a terra in una difficilissima campagna elettorale nelle più importanti città italiane. Così rischiamo di farci del male da soli", ha ribadito.

Cercando di smorzare la polemica, interviene Ettore Rosato, attuale capogruppo del Pd alla Camera: "Con Verdini abbiamo già fatto un governo, quello di Enrico Letta.  E un lavoro importante insieme, a cominciare dall'approvazione delle unioni civili. In un sistema bipolare, noi siamo alternativi al centrodestra, ma una cosa è la prospettiva politica, un'altra è la gestione dei provvedimenti in Parlamento".

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