Ventimiglia: riprendono le partenze dei treni, ma la tensione tra Italia e Francia resta alta
E' alta la tensione tra Italia e Francia sul problema immigrati. Ed è salita ancora di più dopo l'ultimo "schiaffo" dei galletti che ieri hanno deciso di sospendere tutti i treni che dall'Italia erano diretti in Francia. Oggi le partenze sono riprese normalmente, ma quello che è successo sicuramente porterà strascichi polemici. I transalpini avevano giustificato l'insolita decisione come una "misura temporanea" presa per ragioni di ordine pubblico. Per lo stesso motivo avevano schierato un contingente della Crf (Compagnie republicaine de securitè) al confine ferroviario di Mentone al fine di presidiare i varchi stradali di ponte San Luigi e ponte San Ludovico.
Subito alcuni giovani dei centri sociali avevano sostenuto gli immigrati in un'occupazione simbolica dei binari: l'occupazione è durata circa un'ora, poi i giovani hanno raggiunto un accordo con il responsabile del locale centro d'accoglienza, affinché ospitasse per una notte i 150 immigrati tunisini che dovevano raggiungere la Francia. Come detto, stamattina la situazione sembra sia tornata alla normalità e pare anche che le autorità transalpine non abbiano respinto alcun tunisino munito di permesso temporaneo di soggiorno. Ciò non vuol dire però che gli immigrati rimarranno in Francia per molto, anche perché il permesso di soggiorno obbligherebbe la Francia solamente a una procedura di respingimento più articolata.
La tensione però resta alta e ieri il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha fatto sapere di aver dato subito delle istruzioni all'ambasciatore italiano a Parigi affinché facesse "un passo diplomatico presso le autorità francesi per esprimere la ferma protesta del governo italiano e per chiedere chiarimenti per le misure che appaiono illegittime e in chiara violazione con i generali principi europei". Oggi fonti della Commissione europea hanno fatto sapere che l'atteggiamento della Francia non ha violato alcuna regola. Gli accordi di Schengen, infatti, possono essere temporaneamente sospesi per motivi di ordine pubblico così come dichiara di aver fatto la Francia in vista della manifestazione non autorizzata a sostegno dei migranti tunisini.