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Venne ucciso e bruciato da un rivale d’amore: tre arresti in Sicilia

Un pizzaiolo catanese è stato ucciso per gelosia e il suo cadavere è stato carbonizzato.
A cura di D. F.
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I carabinieri sono riusciti a ricostruire le ragioni dell'omicidio del 42enne Massimo Pappalardo, titolare di una pizzeria ad Aci Trezza, in provincia di Catania, trovato morto carbonizzato all'interno dell'automobile della madre nelle campagne di Paternò. I militari hanno fermato due persone: Giuseppe Sciurello, di 54 anni, e Massimo Distefano, di 42, mentre è ancora latitante Ignazio Sciurello che, pur essendo agli arresti domiciliari, è scomparso il giorno del delitto.

L'autore materiale dell'omicidio sarebbe proprio quest'ultimo, aiutato dal fratello Giuseppe e con il supporto di Distefano. I tre avrebbero dato fuoco a Pappalardo nel tentativo di far sparire definitivamente il suo cadavere e il movente del barbaro omicidio sarebbe stata la gelosia nei confronti della fidanzata della vittima, ex compagna proprio Sciurello.

Il killer avrebbe ucciso il "rivale" con quattro colpi di pistola in una piazzola di sosta di una strada di campagna di Paternò, per poi chiedere al fratello di far sparire il corpo dandogli fuoco. A mettere sulla strada giusta i carabinieri sono state le dichiarazioni della donna contesa, che ha raccontato come, poche ore prima del delitto, il fidanzato l'avesse chiamata per dirle che non voleva più stare insieme a lei: Pappalardo, però, era stato costretto a effettuare quella chiamata.

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