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Uccide la madre, sul corpo di lei un biglietto: “La odio”

L’orribile delitto alla periferia di Bologna: la vittima si chiamava Patrizia Gallo, aveva 52 anni ed è stata pugnalata a morte dal figlio Maurizio Di Martino, che poi ha chiamato alla polizia ed ha confessato l’omicidio.
A cura di Davide Falcioni
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Un uomo ha assassinato la madre con una ventina di coltellate al torace, all'addome e al collo poi ha confessato il delitto telefonando alla polizia: è accaduto in un appartamento della periferia di Bologna, la vittima si chiama Patrizia Gallo, ha 52 anni, e a nulla sono valsi i tentativi di soccorrerla. Quando gli agenti sono arrivati nella sua casa era già morta, colpita ripetutamente con un coltello da cucina che è stato ritrovato a pochi metri di distanza ancora sporco di sangue. Accusato di omicidio suo figlio, Maurizio Di Martino, 36enne sembra con problemi di droga che pochi minuti prima si era di fatto consegnato alle autorità: "Venite, ho ammazzato mia madre", avrebbe detto alla polizia al telefono, stando a quanto riporta "Il Resto del Carlino".

Erano le 21 e 30 di ieri quando gli agenti sono entrati in un appartamento Acer di via Caduti e Dispersi in Guerra: davanti ai loro occhi hanno trovato una scenda che difficilmente dimenticheranno, con sangue ovunque e la povera 52enne riversa su una sedia in sala da pranzo, ormai senza vita. Ad aprire loro la porta era stato il figlio della vittima, quasi inconsapevole di quello che aveva appena fatto. Sul corpo della vittima gli agenti hanno trovato un biglietto in cui Di Martino esprime il proprio odio per la madre e annuncia che si toglierà la vita in carcere.

L'uomo, 36 anni, è stato ammanettato e portato in questura: era già noto alle forze dell'ordine per aver a lungo avuto problemi di droga, con un corollario di piccoli reati tipici di chi deve procurarsi denaro per acquistare sostanze stupefacenti. Dai piccoli furti alle rapine che avevano portato Di Martino dentro e fuori dal carcere, poi in cura per problemi psichiatrici. Sovente litigava con la madre e potrebbe essere stato proprio quello il movente del delitto: alla polizia che l'ha arrestato non ha opposto nessuna resistenza. Nelle prossime ore verrà interrogato per definire con maggior chiarezza le ragioni che l'hanno spinto a commettere un crimine tanto orrendo.

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