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Venezia, al via il restauro per la rampa del Ponte di Rialto

Iniziati oggi 11 gennaio, i lavori di restauro della rampa centrale del Ponte di Rialto a Venezia, il cui termine è previsto per il 26 marzo. L’intervento avverrà sul lato San Polo e prevede la rimozione, l’impermeabilizzazione e il ricollocamento della pavimentazione. Un grande progetto, all’insegna della sicurezza e della meticolosità, fondato sul valore storico, architettonico del ponte simbolo della città.
A cura di Silvia Buffo
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Il Rialto di Venezia.

Il progetto elaborato per il restauro del Ponte di Rialto prevede la manutenzione e il mantenimento di tutti i valori desumibili dalla vita del manufatto, con la massima accortezza nella conservazione della materia eseguendo il minimo necessario al fine di arrestare i fenomeni di degrado, procedendo con cautela alla restituzione dell’immagine originaria del manufatto. Lo svolgimento dei lavori avverrà in orario notturno senza mai negare la possibilità di attraversare il ponte che non sarà mai interrotta.

Il progetto preserva l'integrità dell'immagine storica del monumento: basato sulla non invasività non elimina definitivamente i fenomeni di degrado, ma si limita ad azioni meno radicali, prevedendo piuttosto una manutenzione continuativa. Il principio adottato per gli interventi previsti è stato della suddivisione degli elementi architettonici, ognuno dei quali è stato poi a sua volta suddiviso nelle parti che lo compongono e per ogni parte è stata fornita una descrizione degli elementi costitutivi, dei materiali impiegati, dello stato di conservazione e degli interventi generali di restauro.

L’obiettivo perseguito è quello di rimuovere gli accumuli di elementi nocivi e arrestare i processi di degrado. Gli interventi studiati per il progetto del ponte, sono tutti rivolti alla conservazione dei materiali e di quel che rimane dei trattamenti storici così da impedire, l’insorgere di nuove forme di alterazione degenerativa dei materiali. Il processo di valutazione statica del Ponte accerta la sicurezza delle condizioni per procedere al restauro che può sostenere i carichi previsti dalle attuali normative nonostante la disomogeneità del terreno.

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