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Vatileaks, Bertone insiste: “Ho pagato io per l’attico”. Indagati Nuzzi e Fittipaldi

Il cardinale Tarcisio Bertone si difende ancora dalle accuse secondo le quali avrebbe pagato la ristrutturazione di casa con i soldi della Fondazione Bambin Gesù. Intanto, nell’ambito dell’inchiesta vaticana sulla fuga di documenti, risultano indagati i giornalisti Fittipaldi e Nuzzi.
A cura di Susanna Picone
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Il cardinale Tarcisio Bertone, accusato di aver pagato la ristrutturazione del suo appartamento a Roma con i soldi della Fondazione Bambin Gesù, continua a difendersi. Questa volta lo ha fatto con una lettera al settimanale cattolico di Genova “Il cittadino”. Una lettera in cui scrive di aver pagato con i suoi soldi un appartamento che non è di sua proprietà ma solo in uso e che resterà a disposizione del Vaticano. “Ho saputo poi – scrive Bertone – di un contributo dato dalla Fondazione Bambino Gesù al medesimo scopo”. “Come risulta da precisa documentazione – fa sapere il cardinale – ho versato dal mio conto al Governatorato la somma richiesta, che si aggira attorno ai 300.000 euro, viste le pessime condizioni in cui si trovavano i locali”. Il cardinale ha ricordato che gli appartamenti sono di proprietà del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano o dell’Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica) e sono ristrutturati a cura delle due Amministrazioni con spese messe a bilancio anno per anno. “Sull'appartamento assegnato al sottoscritto d’accordo con Papa Francesco e con i Superiori del Governatorato – ha spiegato Bertone – mi è stato comunicato che non essendo stata quell’anno messa a bilancio alcuna somma per la ristrutturazione, avrei dovuto sostenere io le relative spese”. Quindi il cardinale ha scritto di aver dato istruzioni al suo avvocato di svolgere indagini per verificare cosa sia realmente accaduto, “ed è chiaro che nel caso in cui venisse accertato che sono state effettuate azioni fraudolente a mio danno non esiterò a reagire”.

Vatileaks, indagati i giornalisti Nuzzi e Fittipaldi

Intanto, nell’ambito dell’inchiesta vaticana sulla fuga di documenti riservati, risultano indagati i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, autori dei due volumi dai quali è scaturita l'inchiesta Vatileaks 2. Lo riferisce il portavoce vaticano padre Federico Lombardi che fa sapere che “la gendarmeria vaticana, nella sua qualità di polizia giudiziaria, aveva segnalato alla magistratura vaticana l'attività svolta dai due giornalisti Nuzzi e Fittipaldi a titolo di possibile concorso nel reato di divulgazione di notizie dei documenti riservati previsto dalla legge numero IX del 13 luglio 2013 (articolo 116 bis del Codice penale)”. Padre Lombardi ha fatto anche sapere che “sono all'esame degli inquirenti anche altre posizioni di persone che per ragioni di ufficio potrebbero aver cooperato all'acquisizione dei documenti riservati in questione”.

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