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Vaticano: morto cardinale Attilio Nicora, ‘inventore’ dell’8 per mille

A 80 anni è morto il cardinale Attilio Nicora, presidente emerito dell’Apsa. È stato un grande giurista e, tra le altre cose, anche l’inventore dell’8 per mille.
A cura di Redazione
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A 80 anni è morto il cardinale Attilio Nicora, presidente emerito dell'Apsa. È stato un grande giurista e, tra le altre cose, anche l'inventore dell'8 per mille. Era stato presidente emerito dell'Autorità di Informazione Finanziaria (A.I.F.). Dopo gli studi liceali, ha conseguito la laurea di Giurisprudenza all'Università Cattolica del Sacro Cuore (1959).

Era stato Carlo Maria Martini a volerlo come primo collaboratore, nominandolo pro-vicario Generale, continuando a seguire i due settori richiamati e i rapporti con le istituzioni locali e regionali. Nel febbraio del 1984 era stato nominato Co-presidente per parte ecclesiastica della Commissione Paritetica italo-vaticana incaricata di predisporre, nel quadro della revisione del Concordato Lateranense, la riforma della disciplina concernente i beni e gli enti ecclesiastici.

Le conclusioni raggiunte furono adottate a livello pattizio con il Protocollo tra Repubblica Italiana e Santa Sede, firmato a Roma il 15 novembre 1984 ed entrato in vigore il 3 giugno 1985. Per seguire da vicino la fase attuativa del nuovo accordo, l'11 febbraio del 1987 monsignor Nicora era stato posto a disposizione della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) a Roma con la qualifica di Incaricato per i problemi relativi all'attuazione degli Accordi del 1984. Nominato Presidente del Comitato Cei per i problemi degli enti e dei beni ecclesiastici, é stato fino al 1995 co-presidente della Commissione Paritetica Italia-Santa Sede per l'attuazione del nuovo Concordato.

Dal 1990 al 1992 ha ricoperto anche l'incarico di presidente della Commissione Episcopale per il servizio della carita' e di Presidente della Caritas Italiana. Il 30 giugno 1992 Giovanni Paolo II lo ha trasferito alla sede episcopale di Verona, dove ha svolto il suo ministero, continuando nel contempo a collaborare con la Cei e con la Santa Sede nella trattazione delle questioni giuridiche di natura pattizia.

Il 18 settembre 1997, rinunciando al governo pastorale di Verona, é rientrato a Roma, riprendendo a tempo pieno la cura delle questioni giuridiche canoniche e concordatarie presso la CEI come Delegato della Presidenza e assumendo la rappresentanza dei Vescovi italiani presso la Commissione degli Episcopati della Comunita' Europea (Bruxelles), della quale nel 2000 é stato nominato vice-presidente. Era ancora il cardinale presidente dell'Universita' Lumsa.

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