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Varoufakis: “La liquidità in Grecia sta finendo”. Ue: “Progressi insoddisfacenti”

La situazione della Grecia si aggrava sempre di più: “Non giochiamo con l’uscita del Paese dall’euro, ma le liquidità stanno terminando” dice il ministro delle finanze. Anche il numero uno del FMI, Lagarde, lancia l’allarme in merito alle imminenti scadenze del debito di Atene.
A cura di Biagio Chiariello
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La liquidità in Grecia sta terminando: lo ha fatto intendere il ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, sottolineando come “la Grecia non sta giocando con una possibile Grexit”, una uscita del Paese dall’euro. Atene spera di giungere ad un accordo con l’area euro entro fine giugno, ha affermato il ministro delle finanze greco, intervenendo a Washington al Brooking Institute. Varoufakis si dice pronto ad accettare tutte le condizioni se “hanno senso”.

Grecia, Ue: "Progressi insoddisfacenti" – E proprio oggi, parlando delle trattative in corso con la Grecia, il portavoce del presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, ha detto che “i lavori proseguono ma non siamo soddisfatti del livello di progressi raggiunto finora". "Il lavoro – ha sottolineato – deve intensificarsi". Pure il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, si è detta "preoccupata" per la "situazione di liquidità" della Grecia. “Nessuna economia avanzata ha mai chiesto al Fmi un posticipo dei pagamenti”, sottolinea Lagarde, rispondendo a una domanda sulla Grecia. "Ritardi nei pagamenti non sono stati accordati dal board del Fmi negli ultimi 30 anni" mette in evidenza il numero uno del Fondo Monetario Internazionale, precisando che per la Grecia un ritardo alle imminenti scadenze del debito non sarebbe consigliabile nell'attuale situazione.

Letta: "Se non risolviamo il problema Grecia ci renderemo ridicoli" – "La Grecia costituisce il 2% del Pil europeo. Se non risolviamo questo problema, ci rendiamo ridicoli". Lo ha detto l'ex premier italiano Enrico Letta, in un'intervista al quotidiano tedesco "Handeslblatt". "Gli investitori di Shanghai e di altre parti del mondo direbbero: l'Europa è strana, investiamo altrove". "I greci ci appartengono – ha proseguito Letta -. Naturalmente con un ministro delle Finanze come Varoufakis non è facile, questo lo so per esperienza. Ma è anche vero che le sanzioni da sole non portano a nulla". "Abbiamo bisogno di misure precauzionali. E se condividiamo una moneta, dobbiamo poter reciprocamente verificare i nostri bilanci".

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