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Vantaggiato non ha agito da solo a Brindisi, lo conferma il gip

Nell’ordinanza di custodia cautelare si legge che sul luogo del delitto potrebbero esserci state altre persone oltre al reo confesso di Copertino. Tale ipotesi sarebbe confermata dalle dichiarazioni dello stesso Vantaggiato e da altri testimoni.
A cura di Susanna Picone
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Nell’ordinanza di custodia cautelare si legge che sul luogo del delitto potrebbero esserci state altre persone oltre al reo confesso di Copertino. Tale ipotesi sarebbe confermata dalle dichiarazioni dello stesso Vantaggiato e da altri testimoni.

Non è stato ancora individuato ma, secondo quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, Giovanni Vantaggiato ha avuto almeno un complice che l’ha aiutato a preparare l’ordigno della scuola Morvillo-Falcone. Il sospetto che il 68enne reo confesso di Copertino avesse avuto dei complici o forse anche un mandante era stato subito reso noto dai pm e da quanto si legge nell’ordinanza, la presenza di altre persone sul luogo del delitto almeno nelle fasi preparatorie sarebbe confermata dalle dichiarazioni dello stesso indagato e da testimoni. Più volte, infatti, Vantaggiato avrebbe utilizzato il “noi” facendo riferimento alla preparazione della bomba di Brindisi, anche se ha poi sempre negato il coinvolgimento di altre persone. Inoltre, nell’ordinanza, si cita la testimonianza di una persona che ha detto di aver visto la notte del 19 maggio “un uomo che spingeva un bidone della spazzatura che andava in direzione della scuola”: quest’uomo non corrisponderebbe a Vantaggiato.

Due capi di imputazione nei confronti di Vantaggiato – Il gip Ines Casciato ha inoltre scritto che nel corso dell’interrogatorio di garanzia Vantaggiato ha riconosciuto se stesso nei fotogrammi estrapolati dalle telecamere del chiosco vicino alla Morvillo-Falcone. I capi di imputazione contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare sono due: Giovanni Vantaggiato è accusato di strage aggravata dalla finalità terroristica e di fabbricazione, detenzione, trasporto ed esplosione in luogo pubblico di un congegno micidiale. Entrambi i capi di imputazione sono contestati in concorso. Sul perché del suo terribile delitto il gip scrive che Vantaggiato “non ha esitato nel decidere ed elaborare un progetto per stroncare giovani vite umane”. Per il gip c’è il pericolo di fuga e il rischio di reiterazione del reato in quanto le modalità con cui è stato realizzato l’attentato e la sua gravità “sono esemplari della spiccata propensione del fermato a violare la legge”.

C’è ancora molto da scoprire su questa vicenda – Riguardo l’aggravante per terrorismo il gip di Lecce scrive che “non vi è chi non veda che un grave danno al Paese è stato provocato poiché si è diffuso il terrore nelle scuole”. Un’ordinanza, insomma, nella quale appare chiaro che le indagini relative all’attentato di Brindisi sono tutt’altro che concluse perché c’è ancora molto da scoprire su questa vicenda. Proprio oggi, intanto, si è avuta notizia della sospensione del preside della Morvillo-Falcone, Angelo Rampino, che nelle ore successive alla bomba che ha ucciso Melissa non ha esitato a rilasciare molte interviste, fornendo dettagli sulle indagini in corso e talvolta contraddicendosi. La sospensione di Rampino, da quanto si apprende, sarebbe legata dunque al comportamento avuto in servizio dal dirigente scolastico dopo l’attentato e non sarebbe direttamente connessa alle indagini in corso.

Il legale di Vantaggiato: “Ha una personalità complessa” – Intanto, Giovanni Vantaggiato si è mostrato pentito di fronte al gip, ha pianto per Melissa Bassi arrivando a chiedere di voler scrivere alla sua famiglia e il suo avvocato lo descrive con una personalità complessa che soffre dopo aver acquisito la consapevolezza dell’irrazionalità del suo gesto. Il legale Orlando ha parlato del suo assistito ricordando la serie di eventi che gli sono capitati negli ultimi anni: l’imprenditore di Copertino dice di aver subito dei furti, delle estorsioni, delle truffe, l’incendio di due mezzi, cose che lo hanno portato a compiere il suo terribile gesto dimostrativo.

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