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“Vado per mare, vado per terra”: l’autrice di Mary Poppins torna nelle librerie italiane

Per la prima volta tradotto in Italia, arriva in libreria il romanzo di Pamela Lyndon Travers “Vado per mare, vado per terra”. Una nuova avventura, dopo la leggenda di Mary Poppins.
A cura di Federica D'Alfonso
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Fotogramma dal film Disney "Mary Poppins"
Fotogramma dal film Disney "Mary Poppins"

In questi giorni è arrivato in libreria “Vado per mare, vado per terra”: Bur Ragazzi ripropone, dopo quasi settant'anni dalla stesura del romanzo, una delle scrittrici più fantasiose dello scorso secolo, ovvero Pamela Lyndon Travers. L'autrice di "Mary Poppins" torna in libreria per la primissima volta in Italia, con la traduzione di Marta Barone e le illustrazioni di Gertrude Hermes, con una storia unica nel suo genere.

Pamela Lyndon Travers (ma che in realtà si chiamava Helen Lyndon Goff) , era nata in Australia nel 1899 ed era emigrata a Londra nel 1924. Aveva conquistato la fama letteraria con il romanzo “Mary Poppins”, pubblicato nel 1934 e portato sullo schermo (con non poche reticenze dell'autrice, che non amava vedere il suo libro trasformato in un musical) nel 1964 da Walt Disney. P. L. Travers aveva inventato la storia della tata più famosa al mondo giovanissima, per alleviare le sofferenze delle sorelle, colpite dalle conseguenze della malattia depressiva di cui era malata la madre. Per farle sorridere, e sollevarle un po', da un'infanzia difficile, Pamela pensa alla magica bambinaia e alle mille avventure di Giovanna e Michele.

Nel 1940, mentre si trova su un piroscafo diretto negli Stati Uniti, è già un'autrice di successo: negli anni Trenta aveva pubblicato i primi due romanzi di una delle serie più famose della letteratura per ragazzi di ogni tempo, “Mary Poppins” e “Mary Poppins ritorna”. Si trova su quel piroscafo perché abbandona l'Inghilterra insieme a suo figlio: c'è la guerra, e come lei, tanti altri provano la strada fortunata degli Stati Uniti. Sul piroscafo che la porta oltreoceano la Travers incontra oltre trecento bambini sfollati dalle città inglesi: è da questa circostanza che l'autrice trarrà ispirazione per un libro con protagonisti immaginari, ma molto simili ai ragazzini di quella nave.

Abbiamo guardato la spiaggia che svaniva e, dietro, le morbide colline verdi; Pel ha detto che dobbiamo serbare quella linea verde dentro nel cuore finché non torneremo.

"I Go By Sea, I Go By Land", vado per mare, vado per terra: il titolo, preso da una filastrocca dell'epoca, cela il racconto del viaggio di Sabrina, undici anni, e di suo fratello James, otto. Il villaggio del Sussex dove sono cresciuti viene bombardato, e i loro genitori decidono di mandarli in America da un’amica di famiglia. I bambini sono costretti a lasciare tutto: la vita, la memoria, gli affetti, senza sapere se torneranno. Sabrina decide così di tenere un diario, per ricordare tutto. Nel suo diario compaiono personaggi bizzarri, quelli che fanno compagnia ai due bambini e rendono il viaggio meno noioso e più comprensibile: come Pel, una giovane ragazza amica dei loro genitori, che ricorda loro l'affetto di casa e li protegge durante la traversata e oltre.

"Vado per mare, vado per terra" è un vero e proprio romanzo di guerra, perché dalla tragica esperienza della guerra trae linfa vitale. Ma esso è stato scritto prima della fine della guerra, quando le cose sono ancora incomprensibili, e solo i bambini possono sopportare l'orrore della storia, inventando nuovi mondi.

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