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Vacanze sul luogo del delitto: tra le mete preferite c’è il paese di Yara

Lo chiamano “black tourism”, è quel fenomeno che spesso si verifica all’indomani di un caso eclatante di cronaca nera e non solo. Da Avetrana, al Giglio e anche Brembate Sopra, il paese di Yara Gambirasio: è boom di turisti.
A cura di Susanna Picone
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Lo chiamano “black tourism”, è quel fenomeno che spesso si verifica all’indomani di un caso eclatante di cronaca nera e non solo. Da Avetrana, al Giglio e anche Brembate Sopra, il paese di Yara Gambirasio: è boom di turisti.

È una ricerca di Jfc a mostrare dei dati che confermano quella che è una tendenza che troppo spesso si verifica in seguito ad un episodio “da prima pagina”, quando un caso di cronaca nera o una disgrazia particolarmente “mediatica” iniziano ad affollare i salotti televisivi, tutti ne parlano e la località di turno da sconosciuta diviene ad un tratto famosa. Abbiamo avuto diversi casi negli ultimi anni di paesi, anche piccoli, che restano terribilmente associati al fatto di cronaca che hanno ospitato e che, proprio per questo motivo, catturano l’attenzione di quanti praticano il cosiddetto “turismo nero”. Si sceglie proprio quella particolare località per la vacanza dell’anno: dalla villetta di Cogne, dove si è consumato il terribile omicidio di un bambino di tre anni, ad Avetrana, dove per il caso Scazzi quella casa dei parenti indagati viene fotografata e visitata quotidianamente e per ultima l’Isola del Giglio, teatro del naufragio della grande nave da crociera Costa Concordia che ancora adesso giace lì, mentre a riva i turisti prendono il sole.

Nei mesi del sequestro sono aumentati i turisti a Brembate Sopra – Ed ora, secondo questa ricerca, anche Brembate Sopra,  il paese della tredicenne uccisa nel novembre del 2010, rientrerebbe tra le mete preferite di quanti scelgono la propria vacanza in base a questi particolari interessi. Nel paese di Yara i turisti ci sono andati soprattutto all’indomani del delitto, quando il caso del sequestro della giovane ginnasta riempiva le tv e i giornali di tutta Italia. E i turisti sono arrivati nel bergamasco nonostante il paese non abbia mai avuto una eco mediatica pari, per esempio, a Cogne o Avetrana. La stessa gente, compresi i parenti della vittima, sono sempre stati restii alle telecamere e alla “spettacolarizzazione” del terribile caso ma nonostante ciò, nei mesi successivi al rapimento fino al rinvenimento del cadavere, i soggiorni negli alberghi della zona sono aumentati notevolmente. Dopo il primo periodo il fenomeno del black tourism si sarebbe lentamente ridimensionato e così Brembate Sopra, come gli altri teatri di casi di cronaca nera, è diventato solo il paese associato al nome della povera Yara, ma non più un posto dove trascorrere le nostre vacanze estive.

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