Usain Bolt: “Chiedo scusa a Dio”
Usain Bolt chiede scusa a Dio e lo fa postando un messaggio sul proprio account ufficiale di Twitter: "God, I'm sorry", sono le parole del campione iridato giamaicano che a Mosca s'è ripreso il titolo mondiale dei 100 metri sfuggitogli a Daegu (in Corea) per una falsa partenza. Remissione dei peccati singolare: lo sprinter giamaicano s'è cosparso il capo di cenere per l'impudenza dei suoi connazionali che, pur di assistere alla gara, hanno modificato perfino l'orario delle celebrazioni liturgiche. A raccontare l'episodio è stato il giornale ‘Jamaica Star'.
La ‘corsa' del prete. Il pastore Basil Barnaby, nella cittadina di Hatfield (si legge sul giornale), avrebbe congedato i fedeli della sua chiesa apostolica in tutta fretta perché avessero il tempo di recarsi a casa in tempo per non perdere la gara strepitosa dell'atleta, campione olimpico.