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Usa, uccise due bimbi per un esorcismo ma non andrà in prigione

La donna, giudicata non punibile, dovrà sottoporsi ad un trattamento obbligatorio in un ospedale psichiatrico.
A cura di A. P.
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Uccise barbaramente due piccoli bambini di un anno e due anni accoltellandoli e poi strangolandoli nel sonno, ma non farà neanche un giorno di carcere. Lei è la 22enne americana Monifa Sanford, dichiarata colpevole da un tribunale dello stato del Maryland, negli Usa, di suplice omicidio di primo grado ma considerata penalmente non punibile perché non capace di intendere e volere. La donna, insieme alla madre delle due piccole vittime, la 29enne Zakieya Avery, infatti aveva organizzato un vero e proprio rito in casa per praticare un esorcismo convinta che i bambini fossero posseduti dal demonio. Le due donne accoltellarono i bimbi con una lama seghettata e li soffocarono durante il sonno uccidendoli. Gli altri due figli più grandi della 29enne, di cinque e otto anni, riuscirono a sopravvivere al macabro rituale nonostante fossero stati sottoposti allo stesso terribile trattamento.

Il processo

I giudici hanno stabilito che la donna dovrà sottoporsi ad un trattamento obbligatorio in un ospedale psichiatrico. Durante il processo in Aula la donna ha affermato di udire delle voci e che una di queste le diceva che doveva uccidere i bambini per poter andare in paradiso. Le due donne hanno raccontato anche di aver creduto di essere possedute anche loro dagli spiriti e per questo di essersi aggredite a vicenda. Dopo aver ucciso i piccoli, infatti, Zakieya accoltellò Monifa tentando di soffocarla, scatenando una lotta folle conclusa con il ferimento di entrambe.

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