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Usa, Trump svela il programma dei suoi primi 100 giorni. Non c’è il muro col Messico

Il presidente eletto Donald Trump ha parlato dei suoi primi cento giorni alla Casa Bianca in un breve video diffuso sui social media. A giudicare dalle sue parole tra le priorità non c’è né il discusso muro con il Messico né la controversa abolizione dell’Obamacare.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha svelato in un breve video diffuso sui social media il piano dei suoi primi 100 giorni di governo. Un piano nel quale non compaiono né il tanto discusso muro al confine col Messico né l'abolizione della Obamacare. “Ho chiesto al ‘transition team' di lavorare per restaurare fin dal primo giorno ordine e giustizia e posti di lavoro”, così il presidente Trump nel video dedicato ai primi cento giorni alla Casa Bianca. Al primo punto una dichiarazione di intenti in cui si afferma la volontà di ritirare gli Stati Uniti dalla Trans-Pacific Partnership (Tpp), sostituendola con accordi commerciali bilaterali. Per quanto riguarda l'immigrazione, Trump ha fatto riferimento a “indagini su tutti gli abusi che riguardano programmi di rilascio dei visti che danneggiano i lavoratori americani”, ma appunto non ha per il momento menzionato il muro col Messico. Come per il muro, il tycoon di New York non ha parlato neppure di un altro cavallo di battaglia della sua campagna elettorale: l'abolizione della Obamacare e il piano da mille miliardi di dollari per le infrastrutture. Nel video di Trump si parla anche dell’intenzione di cancellare le norme “verdi” di Obama per tornare a incrementare la produzione di carbone e di gas naturale. Via subito anche al divieto per chi lavora nell'amministrazione di fare attività di lobby per cinque anni.

Farage come ambasciatore – In un tweet del presidente Trump si legge poi una “richiesta” al governo britannico di Theresa May: quella di nominare il leader dell'Ukip Nigel Farage ambasciatore del Regno Unito a Washington. Trump ha già incontrato Farage a New York nei giorni immediatamente successivi al voto.

Cresce la popolarità di Trump – Dopo l'elezione sta crescendo negli Stati Uniti la popolarità di Donald Trump. Secondo un sondaggio di Politico/Morning Consult, il 46 percento degli elettori ne ha ora un'opinione molto o in qualche modo favorevole, mentre il 12 percento sfavorevole e il 34 percento molto sfavorevole. L’appoggio al successore di Obama è quindi aumentato di 9 punti percentuali, dal 37 al 46 percento, rispetto al medesimo sondaggio condotto prima del voto. Nelle ultime ore, intanto, Trump è tornato ad attaccare i media accusando quelli che tirano fuori la questione del conflitto di interessi: “Prima delle elezioni era ben noto che avevo interessi in proprietà sparse in tutto il mondo – ha detto il presidente eletto – e solo i media corrotti fanno di ciò una gran notizia”.

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