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USA: rientrato l’allarme sparatoria nella base che ospita l’Air Force One di Obama

La Joint Base Andrews è chiusa a causa per circa un’ora a causa di un allarme lanciato per la presenza di un umo armato.
A cura di Davide Falcioni
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UPDATE ore 16.50 – "All clear". Con un tweet i portavoce della Joint Base Andrews hanno fatto sapere che la situazione è tornata sotto controllo e che non vi era nessun individuo armato che ha aperto il fuoco nella base militare. Ciò nonostante l'allarme aveva destato non poche preoccupazioni, tanto che per alcuni minuti persino il Senato aveva interrotto i lavori.

La Joint Base Andrews – aeroporto militare a pochi chilometri da Washington dove atterra anche l'Air Force One del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama – è isolata a causa della presenza di un uomo armato. "A tutto il personale è stato chiesto di mettersi al riparo. Ulteriori informazioni saranno comunicate quando saranno disponibili", spiegano i portavoce dello scalo su Twitter. Obama non ha in programma spostamenti in giornata.

Stando a quanto fatto trapelare da alcuni testimoni il conflitto a fuoco sarebbe in corso al Malcolm Grow, struttura medica all'interno della base militare: un uomo avrebbe utilizzato un'arma da fuoco durante un'esercitazione, innescando l'immediata reazione dei membri delle forze di sicurezza. Allo stato attuale non è noto se ci siano vittime o feriti, tuttavia – come spiegano i media USA – la reazione è stata immediata, tanto che alcune installazioni militari nei pressi di Washington hanno innalzato il livello di allarme: tra queste anche il Naval Observatory e il Naval Surface Warfare Center's Carderock Division di Montgomery County, Maryland.

Il personale operativo nella base militare è stato isolato in un luogo sicuro, al riparo dal conflitto a fuoco.

Cosa è la Joint Base Andrews

La Joint Base Andrews dell'Aeronautica Militare statunitense  è la base distante una manciata di chilometri dalla capitale, Washington, che ospita gli aerei ed elicotteri ufficialmente in dotazione ai presidenti degli USA, compresi ovviamente i famigerati Air Force One, i Boeing utilizzati dai capi di stato americani per i loro viaggi. Si tratta, come è noto, di velivoli modificati in caso di fronteggiare al meglio eventuali attentati terroristici. L'Air Force One può volare per 12.600 chilometri senza mai fare rifornimento, pari a un terzo della distanza totale necessaria per compiere il giro del mondo, con una capacità di trasporto di 70 passeggeri.

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