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Usa, ritrovata a 18 anni difende la sua rapitrice: “Quella donna ora è mia madre”

Kamiyah Mobley, cresciuta come Alexis Manigo dalla donna che 18 anni fa l’ha sottratta dalle braccia della madre naturale, difende Gloria Williams: “Non è una criminale, mi ha cresciuto dandomi tutto il necessario”.
A cura di Ida Artiaco
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Kamiyah e Gloria Williams (Facebook).
Kamiyah e Gloria Williams (Facebook).

"La donna che mi ha rapito ora è mia madre e non è una criminale". Così Kamiyah Mobley, cresciuta come Alexis Manigo, la ragazza americana rapita in culla 18 anni fa e ritrovata nei giorni scorsi grazie al test del Dna, ha difeso con queste parole Gloria Williams, la donna che l'ha sottratta alla madre biologica travestita da infermiera nel reparto di neonatologia dell'University Medical Center di Jacksonville e arrestata con l'accusa di sequestro di persona. In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, la ragazza ha sottolineato che "mia madre mi ha cresciuta dandomi tutto il necessario e soprattutto tutto ciò che volevo".

La storia di Kamiyah è stata una delle più seguite negli Stati Uniti negli ultimi anni. Era il 1998 quando la piccola fu letteralmente rubata dalle braccia della madre naturale Shanara Mobley all’University Medical Center di Jacksonville da una donna travestita da infermiera, Gloria Williams, oggi 51 anni, con la scusa di misurarle la febbre. La rapitrice aveva subito un aborto spontaneo solo una settimana prima di mettere in pratica il suo piano criminale. Nessuno era stato in grado di fermarla. Da allora, la donna e la bambina hanno vissuto a Walterboro, nel South Carolina. I vicini e i conoscenti non hanno mai fatto domande. Gloria aveva dato a Kamiyah il nome di Alexis, la mandava a scuola e la portava tutte le domeniche a messa. Intanto, a Jacksonville l'ufficio dello sceriffo non ha mai archiviato il caso, fino alla risoluzione dei giorni scorsi.

Gloria è stata arrestata e sarà estradata dalla Carolina del Sud. Dopo alcune resistenze Alexis ha deciso di incontrare i suoi genitori biologici, ma al cuore non si comanda e lei non riuscirà mai a dimenticare quella donna che, pur non essendo sua madre, si è comportata come tale e non le ha mai fatto mancare nulla. Adesso toccherà a lei decidere che cosa fare, ha 18 anni e per la legge è un'adulta libera e indipendente.

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