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USA: omosessuali vogliono sposarsi, ma per la legge sono padre e figlio

Due uomini avevano trovato un escamotage per costituire una famiglia: uno dei due aveva adottato l’altro.
A cura di D. F.
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Quando i matrimoni omosessuali non erano ancora legge in tutti gli stati era abitudine, per alcune coppie gay statunitensi, ricorrere a uno stratagemma assai curioso: quello di "adottare" il proprio partner per ottenere il riconoscimento legale di famiglia, condizione che poi consentiva di avere i relativi benefici, uno su tutti l'eredità. Ebbene, dopo la sentenza della Corte Suprema che stabilisce che le nozze gay vanno consentiti in tutti gli stati  Nino Esposito e Roland "Drew" Bosee, rispettivamente 78 e 68 anni, hanno deciso di convolare a nozze. C'è però un problema: legalmente uno è il padre, l'altro il figlio.

Tre anni fa, dopo una relazione "informale" lunga 40 anni, i due si sono parlati ed hanno convenuto che l'unica possibilità di essere una famiglia era quella dell'adozione. Esposito, un insegnante in pensione, ha adottato il suo compagno Bosee. Ora, con le nuove norme, vorrebbero sposarsi ed annullare quella decisione, ma un giudice ha respinto la loro richiesta, spiegando che la sua facoltà di annullare le adozioni è generalmente limitata a casi di frode. Intervistato dalla CNN Esposito ha spiegato: "Non abbiamo mai pensato che sarebbe arrivato il giorno in cui il matrimonio tra persone dello stesso sesso sarebbe diventato legale in Pennsylvania. L'adozione ci ha dato la cosa più legittima a nostra disposizione". I

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