22 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Usa, nato il primo bambino affetto da Zika: il neonato è microcefalo

La madre honduregna era stata rassicurata dal proprio ginecologo, ma a distanza di mesi ha dovuto constatare l’infezione da Zika virus e la sfortunata condizione del proprio piccolo.
A cura di Redazione
22 CONDIVISIONI
Il neonato affetto da Zika.
Il neonato affetto da Zika.

Nel New Jersey, presso l'Hackensack University Medical Center, è nato quello che potrebbe essere il primo bambino affetto dal virus Zika negli Usa. La madre, una donna di 31 anni di cui non è stato reso noto il nome, vive in Honduras, ma si è recata negli Stati Uniti per le cure mediche. Nel paese centroamericano il virus è attivo, per cui la donna ha avuto cura di recarsi dal proprio ginecologo non appena ha ravvisato qualcosa di strano. In particolare la donna ha notato una piccola eruzione cutanea, associata ad una febbre leggera durata appena un'ora. Il medico ha chiesto alla paziente se avesse avuto altri sintomi, quali dolore e arrossamento degli occhi. Ricevuto un diniego come risposta, il medico ha sottoposto la donna ad un esami agli ultrasuoni, ma – come ricorda la giovane madre a Fox News – "tutto sembrava essere andato bene".

 

È in Honduras che alla donna è stato diagnosticato il virus. A questo punto la trentunenne è partita per il New Jersey, dove ha famiglia, per sottoporsi alle cure. Qui è stata sottoposta a nuovo esame agli ultrasuoni che ha evidenziato alcuni difetti, quali la microcefalia. Il 27 maggio la donna è stata sottoposta al taglio cesareo. Secondo la giovane madre, il virus potrebbe essere stato inoculato attraverso la puntura di una zanzara. Rivolgendosi alle donne, invita a dare il giusto peso alla malattia: "Quella che viviamo è la realtà: a volte sottostimiamo le cose, ma quando poi è il tuo turno, allora viene la parte difficile".

Sintomi, trasmissione e cura della Zika

I sintomi della Zika sono difficilmente riconoscibili, poiché si differenziano da soggetto a soggetto e si confondono con comuni stati influenzali. Oltre agli sfoghi cutanei, la malattia si manifesta con febbre, stanchezza, dolore alle articolazioni e mal di testa. Il virus si trasmette intraspecie per via sessuale e interspecie attraverso la puntura della zanzara tropicale Aedes aegypti. Non esiste un vaccino contro la malattia, ma quando l'infezione è lieve basta il trattamento tipico a molti stati influenzali: risposarsi, bere e assumere farmaci di uso comune. Se tuttavia l'ammalata è in dolce attesa, il pericolo diventa ben maggiore, poiché gli effetti del virus sul feto possono essere nefasti e – come sostenuto da studi brasiliani e allarmi del CDC – possono causare diversi danni permanenti al neonato. Quali, appunto, la microcefalia.

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views