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Usa, lascia la figlia in auto per andare dal parrucchiere: torna dopo 6 ore e la trova morta

È accaduto in Georgia lo scorso 15 giugno ma solo adesso la mamma della bambina, una donna di 25 anni, è stata arrestata. La vittima aveva appena un anno.
A cura di S. P.
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Ancora una volta un bambino muore dopo essere stato dimenticato in auto dai genitori. L’ultimo tragico caso arriva dagli Stati Uniti, dalla Georgia, dove una donna di venticinque anni è stata arrestata con l’accusa di omicidio dopo la morte della sua bambina di un anno. Una bambina, la piccola Skylar, rimasta per sei ore chiusa in auto calda mentre sua mamma – Dijanelle Fowler – si trovava dal parrucchiere. Secondo la ricostruzione della polizia, la donna è entrata nel salone del parrucchiere a Tucker alle 10.04 del 15 giugno ed è tornata alla sua auto – dove all’interno era rimasta la bambina – alle 16. Lo confermano le telecamere di sorveglianza e alcuni testimoni. In queste sei ore la donna non è mai andata a controllare sua figlia e, secondo quanto accertato dalla polizia, quando è tornata nel pomeriggio la piccola Skyler era già morta. La mamma non avrebbe però mostrato alcun segno di panico e, anzi, avrebbe chiesto a un uomo di aiutarla a far ripartire l’auto. Probabilmente, per non far notare a quest’uomo la presenza della bambina morta, l’avrebbe coperta con dei vestiti.

Qualche minuto più tardi la donna ha scritto al patrigno della bambina per dirgli che stava andando in ospedale e solo quando è arrivata al parcheggio dell’ospedale ha chiamato il 911 per chiedere aiuto: diceva di stare male ma non nominava sua figlia. Così la polizia, intervenuta sul posto, ha trovato la piccola priva di vita in auto. Ma i medici hanno accertato che la bambina era morta già diverse ore prima del ritrovamento da parte degli agenti. All'inizio di luglio, gli investigatori avevano abbastanza certezze per arrestare Fowler, ma la donna aveva lasciato la città. Poi lunedì è stata rintracciata e arrestata: poiché gli investigatori ritengono che non intendesse uccidere sua figlia (aveva lasciato anche l’aria condizionata accesa in auto) è stata accusata di omicidio di secondo grado e non di primo grado.

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