7 CONDIVISIONI

Usa, la Corte suprema dice sì al mix di farmaci per le iniezioni letali

Via libera alle iniezioni letali nonostante i casi di condannati a morte deceduti dopo atroci sofferenze.
A cura di Antonio Palma
7 CONDIVISIONI
Immagine

Nonostante i diversi casi di agonia dei condannati a morte uccisi con il nuovo mix di farmaci letali, per la Corte Suprema statunitense “manca la prova che causi dolore”. Con questa motivazione infatti i giudici americani hanno dato il via libera alle nuove iniezioni letali bloccate in diversi stati dopo gli evidenti casi si strazio dei condannati. Il mix letale era stato creato due anni fa e in poco tempo per supplire alla mancanza di farmaci venutasi a creare con il divieto dell'Ue di vendita agli stati che li usano per la pena di morte. Il mix di farmaci poi era stato messo in discussione perché non induceva in modo efficiente e costante lo stato di sonno comatoso che evita ai condannati una morte dolorosa. In particolare fecero molto scalpore l'esecuzione di Clayton Lockett in Oklahoma, morto dopo 43 minuti di agonia perché il farmaco non lo aveva sedato, e la morte di Dennis McGuire in Ohio, deceduto dopo aver urlato per un quarto d’ora. Mlti legali dei condannati a morte quindi avevano fatto appello, opponendosi a questa composizione di sostanze ritenuta tortura.

La Corte Suprema Usa però ha stabilito che è tutto legale perché "in linea con l'ottavo emendamento della Costituzione che vieta pene crudeli e disumane". La sentenza però ha spaccato i giudici della suprema corte che hanno votato con cinque voti favorevoli e quattro contrari. In particolare i giudici hanno dato ragione allo stato dell’Oklahoma che vuole continuare a praticare le sue esecuzioni per iniezione letale usando un cocktail di tre medicinali. Tra questi il più contestato è il midazolam che servirebbe a generare uno stato di quasi coma prima della vera e propria iniezione che blocca il battito cardiaco, ma che in alcuni casi si è dimostrato più letale delle iniezioni successive.

7 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views