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USA: inventa di avere un tumore per farsi donare 25mila dollari

Mary Bennett, un’infermiera della Georgia, è stata condannata per truffa: aveva inventato di essere malata di cancro per muovere a compassione centinaia di persone e farsi donare decine di migliaia di dollari per sostenere le cure mediche.
A cura di D. F.
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Una donna statunitense è stata arrestata con l'accusa di aver truffato centinaia di persone inventandosi di avere un tumore e ottenendo in questo modo 25mila dollari di donazioni da parte di numerosi cittadini. Era il 2013 quando Mary Bennett, 29 anni, raccontò che le era stato diagnosticato un cancro alle ovaie: la donna pubblicò un meticoloso "report" del suo stato di salute sulla sua pagina facebook spiegando che in seguito alla malattia era stata licenziata e che di conseguenza, senza reddito, non avrebbe potuto sostenere le costose cure mediche.

La storia di Mary è ben presto diventata virale e mosso a compassione centinaia di cittadini statunitensi: in molti si sono prodigati in prima persona non solo sborsando denaro, ma anche organizzando iniziative di beneficenza in alcuni casi a dir poco eclatanti. Per Mary sono state fatte volare mongolfiere con il suo nome e organizzati concerti di raccolta fondi: ben presto sono stati raccolti 4mila dollari per pagari il primo ciclo di chemioterapia. La donna postava continuamente aggiornamenti sul suo stato di salute, comprese le foto di se stessa calva.

Insomma, la sua sembrava una storia assolutamente credibile e veritiera. Non soddisfatta dei primo fondi raccolti ha raccontato che il tumore era in metastasi ed aveva aggredito altri organi vitali, circostanza che richiedeva un "potenziamento" delle cure e di conseguenza una raccolta di denaro più intensa. Tempo qualche mese e un gruzzolo di 25mila dollari è stato messo da parte, fino a quando del suo caso non si sono interessati degli inquirenti georgiani, che hanno scoperto che la donna aveva rubato le cartelle cliniche di veri malati di tumore per inventare una storia abbastanza credibile e muovere a compassione i suoi amici. Una truffa ben congegnata, dunque, che però è stata scoperta in tempo e punita.

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