USA, il Pil vola: +4% nel secondo trimestre dell’anno

Nel secondo trimestre del 2014 l'economia americana ha fatto segnare un balzo in avanti del 4%: una crescita impressionante, che ha lasciato a bocca aperta persino gli analisti economici statunitensi che, pur aspettandosi il segno positivo, non credevano che potesse andare così bene. Nel periodo gennaio-marzo, infatti, il pil era sceso del 2,1%. Secondo i dati del governo, nel trimestre l’indice Pce dei prezzi dei prodotti di uso personale è cresciuto al ritmo annualizzato del 2,3%, in decisa accelerazione rispetto al primo trimestre e sopra l’obiettivo di lungo termine dell’inflazione del 2%.

Non solo: nei mesi di aprile, maggio e giugno le spese per i consumi sono aumentate del 2,5%, oltre il doppio rispetto al +,1,2% dei primi tre mesi del 2014. Per quanto riguarda le esporta, sono cresciute nel trimestre aprile-giugno del 9,5% mentre le importazioni sono aumentate dell'11,7%. Sul fronte del mercato del lavoro i numeri sono meno felici: nel mese di luglio il settore privato ha creato 218..000 posti, meno di quanto si attendessero gli analisti.

Le buone notizie oltreoceano hanno avuto effetti benefici anche sui mercati: le borse europee, in lieve calo, hanno cambiato decisamente rotta. Piazza Affari, che arretrava dello 0,24% a due minuti dalla diffusione della statistica, adesso sale dello 0,23%. Idem per Parigi (da -0,2% a +0,21%) e Francoforte (da invariata a +0,41%).