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USA, i gay potranno donare il sangue ma soltanto dopo un anno di astinenza

Con 16 voti a favore e due contrari, la Health and Human Services Advisory Committee si è espressa a favore della fine della messa al bando della norma approvata all’inizio degli Ottanta in piena crisi Aids.
A cura di Biagio Chiariello
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E’ una mezza rivoluzione ‘sessuale’ quella che arriva dagli USA. La Health and Human Services Advisory Committee ha infatti abolito il divieto di donare il sangue per gli uomini omosessuali (16 voti a favore, due contrari). Purtroppo non ci sarà ancora totale uguaglianza visto che verrà permesso loro di farlo solo se si saranno astenuti dai rapporti sessuali per almeno 12 mesi. La federale degli Stati Uniti, fin ora in vigore, non dava la possibilità ad un uomo donare il suo plasma a un ospedale o una struttura sanitaria se aveva avuto rapporti sessuali con un altro uomo almeno una volta a partire dal 1977. La norma era stata approvata negli Stati Uniti all'inizio degli anni Ottanta, a seguito del dilagare dell’epidemia dell’Aids. Nei primi tempi l'immunodeficienza acquisita veniva diagnosticata specialmente tra gruppi di maschi omosessuali, poi col tempo venne abolita qualunque associazione tra malattia ed orientamento sessuale specifico. Le associazioni in difesa dei diritti degli omosessuali gioiscono alla notizia. Gay Blood Drive è una di queste: "Un grande passo nella giusta direzione!", ha commentato. Entusiasmo anche da parte dell’American Red Cross, dell'American Association of Blood Banks e dell'America's Blood Centers – gruppi che riuniscono le banche del sangue – hanno ripetuto in questi giorni che il divieto di donare imposto ai gay "è scientificamente privo di senso". Le nuove linee guida saranno emanate a dicembre e nel frattempo saranno sentiti i pareri di altri esperti.

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