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Usa, Corte Suprema torna a difendere l’aborto: bocciata legge del Texas

Con 5 voti contro 3, la Corte Suprema statunitense ha bocciato una legge del Texas che avrebbe obbligato a chiudere molte strutture sanitarie dello stato dove si pratica l’interruzione di gravidanza.
A cura di Antonio Palma
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Ad oltre quaranta anni dalla sua legalizzazione, la Corte Suprema statunitense è tornata a difendere il diritto all'aborto in Usa bocciando alcuni punti di una legge dello stato del Texas  che introduceva limitazioni alla possibilità delle donne di interrompere la gravidanza. In pratica il testo di legge introduceva regole più stringenti sulle strutture sanitarie dove è possibile praticare l'aborto e si presentava come un elemento di garanzia per le stesse pazienti, ma secondo gli oppositori in realtà costringendo le cliniche ad avere gli stessi standard sanitari dei grandi ospedali le avrebbe obbligate a chiudere, limitando le possibilità delle donne del Texas di interrompere le gravidanze.

La Corte Suprema statunitense però ha scacciato via ogni dubbio bocciando la legge con 5 voti contro 3 ribadendo così il diritto costituzionale all'aborto con una sentenza che avrà ripercussioni su molti altri stati che hanno approvato leggi in forme più o meno simili. Il caso riguardava la legge del Texas firmata nel 2013 dall'allora governatore repubblicano Rick Perry, che prevedeva tra le altre cose la chiusura delle cliniche prive degli standard richiesti. Dopo l'entrata in vigore, la legge aveva già causato la chiusura di circa la metà delle 41 strutture statali dove si pratica l'interruzione di gravidanza anche se la stessa Corte Suprema lo scorso anno aveva temporaneamente bloccato la sua applicazione.

Evitata anche la temuta parità del voto come accaduto ad esempio ai provvedimenti in tema di immigrazione presi dal presidente Obama. Dopo la morte del giudice Antonin Scalia non ancora sostituito infatti la corte è composta da otto membri. Questa volta però ai quattro giudici liberal, Ginsburg, Sotomayor, Kagan e Breyer, si è aggiunto il conservatore Kennedy determinando il no alla legge. Sentenza accolta favorevolmente dalla candidata alla Casa Bianca Hillary Clinton che su twitter ha esultato: "È una vittoria per le donne in Texas e in tutta l'America. L'aborto sicuro dovrebbe essere un diritto, non solo sulla carta"

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