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Usa, convention democratica, Sanders e Michelle Obama: “Unità contro Trump”

Ovazione per la First Lady uscente: “Credo in Hillary”. “Votiamo Clinton per sconfiggere quel bullo demagogo di Trump”, ha dichiarato il senatore Sanders ma è stato interrotto dai suoi stessi sostenitori che promettono che non voteranno mai per Hillary Clinton.
A cura di Antonio Palma
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First Lady Michelle Obama speaks during the first day of the Democratic National Convention on July 25, 2016 at the Wells Fargo Center, Philadelphia, Pennsylvania,Photo by Olivier Douliery/Abacapress.com Convention Democratica di Philadelphia, Primo GiornoLaPresse -- Only Italy

Non è partita nel  migliore dei modi la convention del Partito Democratico Usa per eleggere il candidato alla Casa Bianca che dovrà sfidare il Repubblicano Donald Trump. Nel primo giorno della kermesse, che si tiene a Philadelphia fino al 28 luglio, infatti sono andate in scena tutte le spaccature all'interno del partito con la divisione tra sempre più evidente tra gruppo dirigente e ala liberal. Quella che dovrebbe essere una semplice incoronazione per la ex first lady ed ex segretario di stato Hillary Clinton rischia in pratica di trasformarsi in un scontro interno. A poche ore dall'avvio della convention, a Philadelphia infatti numerosi sostenitori di Bernie Sanders sono scesi in strada promettendo che non voteranno mai per Hillary Clinton nonostante gli appelli del loro leader.

Il senatore del Vermont, che fino all'ultimo ha tenuto testa alla Clinton durante le primarie dei Democratici,  ha promesso di fare campagna per Clinton, ma lui stesso è stato contestato oggi durante l'intervento all'assemblea di partito. "Dobbiamo far eleggere Hillary Clinton" ha annunciato Sanders, ma i suoi elettori hanno subito iniziato a fischiare interrompendolo. Il senatore però ha ribadito il concetto spiegando che ora la priorità è battere Trump. "Fratelli e sorelle questo è il vero mondo in cui viviamo. Trump è un demagogo e ha fatto dell'odio il punto di riferimento della sua campagna elettorale. Ha insultato i cittadini dell'America Latina, i musulmani, le donne e gli afroamericani" ha ricordato Sanders, aggiungendo: "Votiamo Clinton per sconfiggere quel bullo demagogo di Trump".

Un chiaro appoggio a Clinton nonostante lo scandalo delle email di partito dalle quali emerge come i vertici dei Democratici tramarono durante le primarie alle spalle di Bernie Sanders, per favorire proprio la Clinton e che ha portato alle dimissioni improvvise di Debbie Wasserman Schultz, la presidente del Democratic National Committee che avrebbe dovuto presiedere la convention. "Gli americani vogliono una coraggiosa agenda progressista. Questa campagna elettorale è stato solo l'inizio e da oggi continueremo la battaglia, Non ci si sbagli, abbiamo fatto la storia" aveva però assicurato Sanders ai delegati prima dell’inizio ufficiale della convention.

Ovazione, invece, per Michelle Obama. La first lady uscente ha ribadito il suo appoggio incondizionato a Clinton, dicendo che "‘è difficile credere che siano gia' passati otto anni da quando sono venuta qui per dirvi perché mio marito sarebbe stato un presidente" e che "c'è solo una persona in cui credo per la presidenza, ed è Hillary Clinton". Michelle Obama ha poi sottolineato che in questa "elezione si decide chi avrà il potere di definire il futuro dei nostri figli. E io credo in Hillary. Ha il temperamento per essere presidente". La First Lady ha infine ribadito al pubblico, tra gli applausi di non lasciare "che nessuno vi dica che questo paese non è grande, questo paese è già il più grande del mondo", riferendosi allo slogan di Donald Trump slogan  che promette di "rendere l'America grande di nuovo".

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