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USA 2016, Hillary accetta la nomination: “Non credete a Trump, uniremo il Paese”

La Clinton sarà l’erede di Obama per i democratici in vista delle presidenziali di Novembre. “Non costruiremo un muro, invece costruiremo un’economia nella quale chiunque voglia un buon lavoro ne otterrà uno” dice. L’attacco al candidato repubblicano Trump: “Dice solo bugie”.
A cura di Biagio Chiariello
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Hillary Clinton ha accettato la storica nomination democratica alla Casa Bianca  con “umiltà, determinazione e fiducia nel futuro dell'America”. Sono le 22.47 (ora locale) quando la ex first lady prende la parola alla Convention di Filadelfia: “Per la prima volta nella storia un grande partito ha designato una donna per la presidenza degli Stati Uniti. Sono felice per le nostre nonne e le nostre bambine. Anche per i ragazzi: quando cade una barriera si aprono nuove strade per tutti, e il cielo è l'unico limite". E prosegue: : "Sono qui per dirvi che il progresso è possibile. Da oggi cominciamo a scrivere un nuovo capitolo. Tutti insieme".

Hillary ha descritto il suo programma: dai soldi pubblici al sostegno alle piccole imprese, dalla formazione alle tasse maggiorate a carico dei contribuenti più ricchi, dall’università gratis per i figli delle famiglie con redditi medio-bassi al rafforzamento del diritto alle cure sanitarie: “Nei primi 100 giorni lavorerò insieme con democratici e repubblicani per far approvare il più grande piano di investimenti in nuovi e ben pagati posti di lavoro” dice la Clinton. "Non mi soddisfa lo status quo, da presidente mi batterò per creare più posti di lavoro, meglio pagati, perché tutti abbiano le opportunità che meritano. Mi dedicherò ai dimenticati, a quelli che non hanno visto i frutti della crescita, agli operai delle fabbriche chiuse e delocalizzate, a chi si sente abbandonato” assicura

Non mancano i ringraziamenti, a partire da Barack Obama che "ci ha salvato dalla più grave crisi economica dopo la Grande Depressione degli anni Trenta, sotto di lui sono stati creati 15 milioni di posti". Quindi Bernie Sanders, suo ex rivale dem in vista delle elezioni di novembre: “Voglio ringraziarla – dice – perché ha ispirato milioni di persone, tanti giovani ci hanno messo il cuore e l'anima. A tutti i tuoi sostenitori voglio dire: la vostra battaglia di giustizia sociale è la nostra, il paese ha bisogno di voi, delle vostre idee e della vostra energia, ora la vostra piattaforma deve diventare il cambiamento reale".

E naturalmente l’attacco al suo sfidante, il candidato repubblicano Donald Trump. "Non credetegli, l'America non è debole" dice l’ex segretario di Stato. E ancora: "Nessuno della mia famiglia ha il proprio nome su grandi palazzi. La mia famiglia è di un tipo diverso di costruttori. Costruttori nel modo in cui la maggior parte delle famiglie americane lo sono".  L'America e il mondo sarebbero in pericolo, "se l'arma nucleare finisse nelle mani di un uomo che può essere provocato con un semplice messaggio su Twitter, uno che ha perso le staffe per qualche domanda di una giornalista".

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