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USA, 15enne in coma. Per i medici è colpa di un tampone mestruale

La giovane ha accusato una sindrome da shock tossico.
A cura di D. F.
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Era il 4 gennaio quando Rylie Whitten, una ragazza statunitense di 15 anni, chiamò i genitori mentre era a scuola spiegando di accusare dei malori acuti: forte mal di testa, nausea e un profondissimo senso di spossatezza. La giovane è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale di Greenville, dove i medici hanno escluso che avesse contratto meningite oppure altre malattie. Esami più approfonditi hanno invece appurato che la 15enne eera stata vittima di una sindrome da shock tossico molto probabilmente causata dai tamponi utilizzati durante le mestruazioni. Si tratta, va sottolineato, solo di un'ipotesi, anche se è quella che tra i dottori va per la maggiore: le analisi infatti hanno dimostrato che nel sangue della giovane, che è ora ricoverata in gravi condizioni visto il peggioramento della sua malattia, erano contenuti batteri molto probabilmente ospitati in principio nei tamponi.

E' possibile che la ragazza abbia tenuto il tampone in vagina per un tempo troppo lungo e che ciò abbia dato il via a un'infezione degenerata in modo assai grave. Gli esperti ritengono che dopo un massimo di 4-5 ore i tamponi vaginali vadano sostituiti, soprattutto se si tratta di quelli "super assorbenti". Stando a quanto riportano numerosi media statunitensi i medici riterrebbero che all'origine dello "shock tossico" vi sia stata proprio un'infezione causata da un tampone.

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