4 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Uruguay, da oggi nelle farmacie si può acquistare cannabis per uso ricreativo

Per poterla comprare è necessario essere iscritti in uno speciale registro. Si possono acquistare al massimo 10 grammi alla settimana. Ma per molti l’iniziativa è destinata al fallimento.
A cura di Biagio Chiariello
4 CONDIVISIONI
Immagine

Da oggi, 19 luglio, l’Uruguay diventa il primo Paese al mondo a vendere in farmacia “cannabis a uso ricreativo”, sotto il controllo statale. Al momento la pianta è disponibile solo in 16 rivendite del Paese, poiché il governo non ha raggiunto un accordo con le grandi catene di farmacie: per ogni cliente sarà possibile acquistare fino a 10 grammi a settimana , previa registrazione dello stesso ad un apposito registro che ne consente l’acquisizione ai soli residenti del Paese, per evitare, secondo quanto riportato da fonti ufficiali, il diffondersi di forme di “turismo della droga”. Finora nell'albo in questione si sono iscritte 4.959 persone, la maggior parte delle quali di età compresa tra 30 e 44 anni, stando ai dati del governo. Il prezzo della marijuana sarà di 1,30 dollaro a grammo.

Cannabis venduta in farmacia, sarà flop?

La riforma uruguaiana approvata nel 2013 sotto la presidenza di Jose Mujica prevedeva tre opzioni per procurarsi la marijuana legalmente: la coltivazione domestica per uso personale, i club di consumatori e, l’ultima, la distribuzione attraverso le farmacie di “erba” prodotta su licenza statale. Tuttavia, sono in molti a credere che la legalizzazione e la vendita della cannabis per uso ricreativo in Uruguay sia da definirsi un flop. I primi problemi era sorti proprio nel trovare farmacie disponibili a vendere la marijuana. Sulle 1200 farmacie del paese solo in 50 hanno fatto domanda per diventare punti vendita. E se alcuni farmacisti hanno motivato la mancata iscrizione con la contrarietà alla ‘regolarizzazione della droga’ o con la paura di perdere clienti (secondo alcuni sondaggi la maggioranza degli uruguaiani non è favorevole alla cannabis legale), il problema principale sembra però un altro. Secondo un articolo di Associated Press, sono in molti a temere ritorsioni da parte della malavita, decisa a non cedere allo Stato il proprio monopolio. Un timore confermato da Gonzalo Miranda, portavoce dell’associazione delle farmacie del paese, che ha denunciato che “diversi farmacisti sono stati minacciati dagli spacciatori”.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views