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Unioni Civili, M5S conferma: “Voteremo ddl Cirinnà, solo se resta così com’è”

Continua la polemica sul ddl Cirinnà, con il M5S che replica al PD: “Siamo tutti compatti a favore del ddl Cirinnà ma sia ben chiaro che impoverito non lo votiamo”.
A cura di Redazione
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Continua al Senato della Repubblica la discussione sul disegno di legge in materia di unioni civili che porta la firma della senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà. Dopo la bocciatura delle questioni pregiudiziali e delle sospensive (con il diniego dell'Aula alla proposta di un ritorno in Commissione del testo), la discussione è ripresa, con gli interventi dei senatori che hanno evidenziato come sul tema le posizioni siano piuttosto articolate e non sia possibile, al momento, fare previsioni sull’iter parlamentare.

Se dal Partito Democratico si continua a ostentare compattezza e sicurezza sulla tenuta del patto interno, la polemica odierna è tutta sulle scelte che farà il gruppo del Movimento 5 Stelle. I senatori grillini sono stati costretti a smentire un retroscena de La Stampa, secondo cui ci sarebbero state pressioni e contatti col Vaticano per affossare la legge grazie ai voti segreti. Una ipotesi smentita con forza, in particolare dal senatore Airola, che ha ribadito la linea in materia di unioni civili: ok al ddl Cirinnà, ma solo a condizione che non venga snaturato.

Del resto, da giorni è in corso una vera e propria partita a scacchi tra grillini e democratici: da una parte i 5 Stelle accusano il PD di voler scaricare sulle loro spalle un eventuale fallimento al Senato (da imputare invece alle divisioni interne alla maggioranza), dall’altra sono i dem a ipotizzare che l’opposizione voglia utilizzare il ddl (e i voti segreti) in modo strumentale contro il Governo e la maggioranza. Entrambe le accuse riflettono le divisioni interne ai gruppi e prefigurano la possibilità di clamorose sorprese, soprattutto quando si tratterà di votare gli emendamenti agli articoli 3 e 5 del ddl (quelli che disciplinano i diritti e doveri dei coniugi e la vexata questione della stepchild adoption).

La senatrice Cirinnà, in ogni caso, si mostra ottimista:

A confermare la complessità della situazione è anche l’atteggiamento del Nuovo Centro Destra, con Alfano che ha messo le mani avanti rispetto all’ipotesi di un fronte comune fra Pd e M5S: “Se votassero insieme il provvedimento sulle unioni civili sarebbe un fatto grave, negativo e traumatico. Non minacciamo crisi, ovviamente, ma quando ci sono argomenti che investono la coscienza il Governo farebbe un errore ad intervenire”.

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