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Unioni civili, il vedovo di Franco denuncia: “Parroco voleva negare i funerali”

Gianni Reinetti, dopo le dichiarazioni del vescovo Nosiglia secondo cui le coppie gay non sono una famiglia, ha svelato che il parroco voleva negare i funerali al suo compagno. Franco e Gianni sono stati protagonisti della prima unione civile a Torino.
A cura di Susanna Picone
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Una settimana fa si sono svolti nella chiesa di Santa Rita a Torino i funerali di Franco Perrello, 83 anni, diventato insieme al suo Gianni simbolo delle unioni civili nel capoluogo piemontese. La loro unione civile, la prima a Torino, era stata celebrata nell'agosto scorso dopo oltre cinquanta anni di vita insieme. Ma purtroppo, dopo solo qualche mese, una malattia si è portato via Franco. A celebrare il rito funebre è stato don Gian Luca Carrega, che dall’altare ha pronunciato delle parole che hanno commosso il vedovo, ma che poi in qualche modo sono state “smentite” dal vescovo Cesare Nosiglia. “So che tanti pensano che la prima parola da dire sarebbe scusa: per le incomprensioni, per la freddezza, per la rigidità. Ma dovrebbe farlo qualcuno più importante di me. Io, invece, vi dico grazie, perché voi, Franco e Gianni, con la vostra ostinazione, ci avete dato la possibilità di pensare a una Chiesa in grande, accogliente”, aveva detto tra le altre cose il parroco durante le esequie.

Il vescovo: "Don Carrega non ha detto che la Chiesa deve chiedere scusa" – Nosiglia, da parte sua, ha detto che “non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia composta di uomo e donna e dei loro figli”, ma “ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione e ogni forma di aggressione violenta”. L’arcivescovo è intervenuto su vocedeltempo.it, sito del settimanale diocesano, appunto dopo le parole di don Carrega, delegato per la Pastorale delle persone omosessuali che ha celebrato il funerale di Franco. “Don Carrega non ha detto quanto i giornali hanno polemicamente riportato, frasi di condanna della Chiesa, di necessità che chieda scusa”, così monsignor Nosiglia. Parole che hanno portato il vedovo di Franco a svelare un antefatto doloroso di cui finora nessuno aveva parlato.

Il parroco di Santa Rita voleva negare i funerali a Franco – Secondo Gianni Reinetti il parroco di Santa Rita voleva negare i funerali a Franco. “L'arcivescovo dovrebbe soltanto vergognarsi. Mi spiace dover dire questo, perché sono un cristiano, un credente, ma la mia fede, così come quella di Franco, è sempre stata lontana da ipocrisie”, ha detto l’anziano al quotidiano Repubblica dopo le dichiarazioni di Nosiglia. Gianni ha respinto al mittente l'accusa di non rientrare nel disegno di Dio e ha parlato di quando è andato a parlare con il parroco, don Lello Birolo, per il funerale, e si è sentito dire di non poter celebrare il rito “per una persona che si trovava in una condizione di contrarietà con gli insegnamenti della Chiesa”. Gianni, scrive ancora il quotidiano, ha protestato con il prete e, dopo aver insistito, sono arrivati a una mediazione: “Avrebbe celebrato il rito a patto che non ci fossero state contestazioni”.

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