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Unioni civili, firmato il decreto attuativo. Le prime celebrazioni entro Ferragosto

Dal cognome unico al regime patrimoniale, il decreto contiene tutte le disposizioni per regolamentare la celebrazione del nuovo istituto giuridico.
A cura di Charlotte Matteini
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Le unioni civili sono ufficialmente legge dello Stato italiano. All'indomani del parere favorevole del Consiglio di Stato, il decreto attuativo è stato firmato ieri dal ministro della Giustizia Andrea Orlando, dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal ministro dell'Interno Angelino Alfano e contiene tutte le disposizioni transitorie per la tenuta dei registri negli archivi dello Stato civile, stabilite  ai sensi della legge 76/2016 relativa alla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale, quindi, le prime celebrazioni, come già dichiarato dal presidente della sezione Atti Normativi del Consiglio di Stato, Franco Frattini, potranno avere luogo "ragionevolmente prima di Ferragosto". E infatti già molti Comuni hanno iniziato a organizzarsi, attivando numeri dedicati alle prenotazioni delle unioni civili.

Nel decreto attuativo non si trovano solo le disposizioni relative alla tenuta dei registri di stato civile, ma anche numerose novità: dal cognome comune per la coppia unita civilmente, alla possibilità di scegliere il regime patrimoniale preferito tra comunione o separazione dei beni. Affinché l'unione civile sia valida, potranno ricorrervi solo persone maggiorenni, che facciano congiuntamente richiesta all'ufficiale di stato civile del Comune. L'ufficiale redigerà il verbale di richiesta e lo sottoscriverà insieme alle parti, invitandole a presentarsi successivamente, in data stabilita, per la "dichiarazione costitutiva dell'unione". Una volta redatto il verbale di richiesta, l'ufficiale avrà 15 giorni per verificare non esistano impedimenti all'unione e, espletato questo passaggio, la coppia potrà presentarsi – accompagnata da due testimoni – davanti all'ufficiale per rendere "personalmente e congiuntamente" la dichiarazione di voler costituire un'unione civile. L'atto verrà poi trascritto nel provvisorio registro delle unioni civili del Comune prescelto, nell'atto di nascita di ciascuno dei due contraenti e nei documenti in cui è prevista l'indicazione dello stato civile i contraenti saranno registrato con la dicitura "unito/a civilmente".

Nel caso in cui uno dei due partner sia cittadino straniero, andrà presentata una dichiarazione attestante il nulla osta dell'autorità competente all'unione civile. In caso di scioglimento, tutto avviene davanti all'ufficiale di stato civile e poi trascritto nel registro delle unioni civili.

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