Unioni Civili, Bagnasco: “Il voto della legge sia segreto”
Il cardinale Angelo Bagnasco scende nuovamente in campo nel pieno del dibattito parlamentare sul ddl Cirinnà e lo fa da par suo, schierandosi cioè a favore delle cosiddette "famiglie tradizionali": "Ci auguriamo che il dibattito in Parlamento e nelle varie sedi istituzionali sia ampiamente democratico, che tutti possano esprimersi, che le loro obiezioni possano essere considerate e che la libertà di coscienza su temi fondamentali per la vita della società e delle persone sia, non solo rispettata, ma anche promossa con una votazione a scrutinio segreto". Secondo il numero uno dei vescovi italiani, intervenuto al termine di una messa, i parlamentari dovrebbero essere dunque messi nella condizione di votare segretamente onde evitare eventuali ripercussioni.
Non si è fatta attendere la replica di Ivan Scalfarotto, secondo cui "nessuno deve tirare il presidente Grasso per la giacchetta". Ma anche altri senatori del PD si sono fatti sentire, come il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Luciano Pizzetti: "Le esortazioni sono giuste e condivisibili, ma come regolare il dibattito del Senato lo decide il presidente del Senato. Non il presidente della Cei". Anche la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, chiede "rispetto per le istituzioni repubblicane". Da parte delle opposizioni Roberto Calderoli ha invitato proprio Grasso a "riflettere sulle parole del presidente Cei".
In questo quadro destano non poche preoccupazioni le parole di alcuni esponenti cattolici del Partito Democratico: "Noi cattolici del Pd combattiamo la nostra battaglia con serenità, ma anche con grande fermezza" ha avvisato il senatore Stefano Lepri dalle pagine de Il Mattino. Parole che mettono seriamente a rischio l'approvazione delle stepchild adoption, malgrado le rassicurazioni del vice segretario del PD Guerini che afferma che il "partito è compatto e determinato".