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Unioni Civili alla Camera il 9 maggio: voto finale entro una settimana

A partire da 9 maggio alla Camera discussione finale sul ddl Unioni Civili. Cirinnà: “Finalmente anche l’Italia avrà, come la quasi totalità dei Paesi europei, una legge che mette tutti i cittadini in grado di amarsi e sviluppare il proprio progetto di vita in comune”.
A cura di Davide Falcioni
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Il ddl unioni civili approderà in Aula alla Camera lunedì 9 maggio per la discussione finale. L'esame del disegno di legge, che non ha subito modifiche nel corso dell'iter in commissione rispetto al testo licenziato dal Senato, proseguirà poi nelle giornate di martedì 10, mercoledì 11 e giovedì 12 maggio. Il voto finale è previsto entro la settimana. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. "E' deciso. Il 9 maggio il ddl sulle unioni civili arriva nell'aula della Camera per la sua approvazione definitiva – ha scritto Monica Cirinnà, che al ddl dà il suo nome, sul suo profilo facebook -. Matteo Renzi aveva promesso che dopo la stagione delle riforme sarebbe arrivata quella dei diritti e così è stato. Grazie all'impegno tenace del Pd, nonostante tutti coloro che si sono battuti perché questo non avvenisse o hanno cercato di sabotare il testo con indegni voltafaccia per puro sciacallaggio politico. Finalmente anche l'Italia avrà, come la quasi totalità dei Paesi europei, una legge che mette tutti i cittadini in grado di amarsi e sviluppare il proprio progetto di vita in comune, riconoscendo non soltanto i diritti delle coppie same-sex che vogliono unirsi civilmente, ma anche di tutti coloro, etero e omo, che convivono e che per la legge italiana non esistevano. E' un primo grande passo di civiltà sociale e politica del nostro Paese come non se ne vedevano da oltre 30 anni. Andremo avanti fino al pieno riconoscimento del matrimonio egualitario".

Il 25 febbraio il ddl Cirinnà ha superato l'esame del Senato dopo che il governo ha deciso di porre la fiducia su un maxiemendamento preparato insieme al Nuovo Centrodestra: dopo mesi di discussione, a tratti serata, il disegno di legge licenziato a Palazzo Madama ha mantenuto l'impostazione originaria facendo però saltare la stepchild adoption (l'adozione del figlio del partner) e l'obbligo di fedeltà per i componenti l'unione civile. Il testo che a partire dal 9 maggio verrà esaminato a Montecitorio si compone di due capi: il primo riguarda le coppie omosessuali, il secondo la convivenza di fatto, sia tra uomo e donna, che tra persone dello stesso sesso.

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