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Una mela al giorno leva il medico di torno? In Italia non piacciono più

Record nella produzione di mele nel nostro Paese, ma le famiglie italiane ne consumano sempre di meno (da 42 a 33,6 chili all’anno).
A cura di Redazione
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 "Una mela al giorno leva il medico di torno"? Sarà anche così ma gli italiani proprio non ne vogliono sapere di consumarne di più. Anzi. I dati confermano una tendenza al calo nell'acquisto del frutto, passata nell'ultimo decennio sono passati da una media di 42 chilogrammi per famiglia acquirente (2004) ad una media di 33,6 chili (2014). Ciò, a fronte di una produzione aumentata dell'11 per cento nel nostro Paese. La fotografia della situazione è scattata alla vigilia di Interpoma, il principale evento mondiale sulla mela in programma dal 20 al 22 novembre, Assomela e la trentina Apot tracciano un primo bilancio della stagione 2013/2014. Le previsioni di produzione 2014 nel bacino comunitario a 28 Paesi si posizionano di poco sotto i 12 milioni di tonnellate, volume record mai ottenuto in Europa, con un aumento del 9% rispetto al consuntivo 2013.

Quali sono le varietà di mele più diffuse?

Le varietà più diffuse sono rappresentate dalla Golden Delicious, con oltre un milione di tonnellate, dalla Gala (315mila) e dalla Red Delicious (275mila). L'Italia ortofrutticola è il secondo paese comunitario, dopo la Polonia, per volume di mele commercializzato all'estero. Se da un lato le produzioni sono tendenzialmente in aumento, in Italia come negli altri Paesi Ue, i consumi confermano di essere in sofferenza. Le mele del Trentino e dell'Alto Adige rappresentano il 72% della produzione italiana. La previsione di produzione 2014 per la provincia di Trento ammonta a 516mila tonnellate, con un aumento del 12 per cento rispetto all'annata precedente. Sono oltre 7.300 gli agricoltori associati alle organizzazioni di produttori (Op) attive in Trentino: Melinda, la Trentina, Valli Trentine e Sant Orsola. La produzione copre 9mila ettari e assicura occupazione a 1.500 lavoratori. Nel 2013 il giro d'affari è ammontato a 381 milioni.

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