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Opinioni

Un terzo dei lavoratori manda il certificato medico di lunedì (e non c’è nessuno scandalo)

I dati dell’Inps evidenziano come il 30% dei lavoratori mandi certificati medici il lunedì. Una rilevazione che non si può liquidare con superficialità né con approssimazione.
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L’Inps ha diffuso oggi i dati relativi alle certificazioni di malattia nei settori pubblici e privati. Si tratta in sostanza della contabilizzazione dei certificati di malattia presentati dai lavoratori dipendenti, divisi per trimestre, giorni settimanali e Regione di provenienza. I dati completi sono consultabili qui, ma ci sono alcuni aspetti che stanno facendo particolarmente discutere.

Il numero complessivo dei certificati di malattia trasmessi in tutto il 2014 è 11.494.805 per il settore privato (in diminuzione del 3,2 percento rispetto all’anno precedente) e 6.031.365 per la Pubblica amministrazione, con un aumento dello 0,8 percento rispetto al 2013. Ovviamente il numero di certificati più alto si raggiunge nel primo trimestre, quello invernale (circa 6 milioni di certificati totali), mentre il minore è trasmesso nel terzo (circa 3 milioni); la Regione “capofila” è la Lombardia per quel che concerne il settore privato e il Lazio per il settore pubblico (un dato direttamente riconducibile al numero di lavoratori). Il dato diviso per singolo abitante invece mostra come sia ancora una volta la Calabria la Regione in cui "mediamente" ci si ammala di più, seguita da Sicilia, Puglia e Campania.

Più interessante il dato sui “giorni della settimana” in cui vengono trasmessi i certificati medici. Come spiega la nota dell'Inps, infatti:

La distribuzione del numero degli eventi malattia – per giorno di inizio – del 2014 è simile per entrambi i comparti, con frequenza massima il lunedì: 2.576.808 eventi per il settore privato e 1.325.187 per la Pubblica amministrazione, pari rispettivamente al 30,2% e al 27,2% del totale

La questione potrebbe essere letta in maniera piuttosto sbrigativa, immaginando magari l’esistenza di un ampio numero di “furbetti” che scelgono di allungare il week end, sfruttando la compiacenza di qualche medico. La questione in realtà è più complessa, e bisognerebbe evitare di saltare a conclusioni affrettate.

Commentando gli analoghi dati dello scorso anno, il segretario della Cgia di Mestre evidenziava alcuni punti essenziali (tra cui appunto il giorno in cui viene “trasmesso” il certificato):

Nel fine settimana si concentrano le attività conviviali e quelle legate al tempo libero. Con l’avvento della crisi, inoltre, sono sempre di più coloro che per risparmiare eseguono piccoli lavori di manutenzione nel proprio giardino o nell’abitazione in cui vivono. Iniziative che, in qualche modo,contribuiscono ad aumentare gli acciacchi degli italiani. Tenendo conto che molti medici di base il sabato e la domenica non svolgono la normale attività ambulatoriale, l’elevato numero di certificati che si riscontra al lunedì è in gran parte riconducibile a queste situazioni

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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