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Un guasto in un centro di procreazione distrugge oltre 90 embrioni

È accaduto all’ospedale San Filippo Neri di Roma, l’incidente causato da un guasto all’impianto di azoto liquido per la crioconservazione dei materiali biologici. Infranto il sogno di circa 40 coppie: ora le istituzioni inviano ispettori.
A cura di Susanna Picone
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È accaduto all’ospedale San Filippo Neri di Roma, l’incidente causato da un guasto all’impianto di azoto liquido per la crioconservazione dei materiali biologici. Infranto il sogno di circa 40 coppie: ora le istituzioni inviano ispettori.

All’ospedale San Filippo Neri di Roma “sono andati perduti 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale”, la notizia dell’incidente che ha danneggiato circa 40 coppie arriva direttamente dall’ospedale romano che ha spiegato il “guasto” che ha causato la perdita degli embrioni. L’incidente è avvenuto martedì scorso quando, presso il centro di procreazione medicalmente assistita del San Filippo Neri, si è verificato un problema all’impianto di azoto liquido che permette il corretto funzionamento della crioconservazione dei materiali biologici. Nella nota diffusa dall’ospedale si legge che sono state avviate le procedure per informare le persone interessante assistite da questo centro e il direttore Generale Domenico Alessio ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Roma contestando quanto accaduto alla ditta responsabile della conduzione, manutenzione e controllo dell’impianto. “Noi siamo parte lesa”, ha riferito il direttore generale spiegando la dinamica dell’incidente.

Il ministro della salute ha ordinato un’ispezione – Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, informato dell’incidente, ha diffuso una nota in cui ha chiesto una “immediata relazione al Centro Nazionale Trapianti, che ha disposto un’ispezione che avrà luogo il prossimo 3 aprile”. Inoltre Balduzzi ha chiesto un dettagliato rapporto al Dipartimento della sanità pubblica e ha avuto un colloquio con il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che a sua volta ha disposto l’invio di ispettori che verificheranno con esattezza l’accaduto e accerteranno il rispetto delle norme di sicurezza previste dai protocolli di crioconservazione che vanno applicati.

L’angoscia delle coppie coinvolte nell’incidente, necessario verificare quanto accaduto – Sulla tragica vicenda si è espresso anche Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, che ha chiesto ai carabinieri del Nas di acquisire tutti i documenti necessari per far luce su quanto accaduto. “Non posso nemmeno immaginare l’angoscia delle coppie coinvolte in questo incidente, che ha reciso la loro speranza di poter avere un figlio attraverso la fecondazione assistita”, il pensiero di Marino va proprio a quelle donne che hanno scelto di sottoporsi a lunghe terapie di stress fisico e psicologico con l’obiettivo di provare ad essere madri.

Il Codacons dà assistenza legale – L’associazione in difesa dei consumatori si è intanto messa a disposizione di coloro che si sentono danneggiati dall’episodio avvenuto al San Filippo Neri: “Ci rivolgiamo in particolare a quelle coppie che si erano rivolte al centro di procreazione assistita nel tentativo di ottenere un figlio”, il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, in attesa di conoscere gli esiti delle indagini avviate, offre l’assistenza legale a coloro che volessero avviare le pratiche per il risarcimento dei danni subiti. Delle 40 coppie danneggiate dalle vicenda alcune avrebbero già manifestato l’intenzione di intraprendere vie legali per essere risarcite.

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