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Un assegno “universale” per le famiglie: sostegno per i figli fino a 26 anni

La commissione Finanze del Senato ha ripreso l’esame di un disegno di legge delega che affidava al governo il riordino delle misure sul tema, trasformando sostanzialmente le tante norme in un unica regolamentazione: un assegno integrale, da corrispondere fino a un reddito Isee da 50mila euro annui (per le famiglie con due genitori e un figlio a carico). L’importo si riduce progressivamente fino ad azzerarsi per Isee di 70mila euro annui.
A cura di C. T.
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Presto potrebbe essere approvato un assegno universale a sostegno dei figli a carico. La commissione Finanze del Senato ha ripreso l'esame di un disegno di legge delega che affidava al governo il riordino delle misure sul tema, trasformando sostanzialmente le tante norme in un unica regolamentazione. La proposta, a firma del senatore Stefano Lepri del Pd, era stata presentata oramai più di due anni fa e giaceva da mesi a Palazzo Madama, e potrebbe essere votata già la prossima settimana, come ha annunciato il relatore Claudio Moscardelli, secondo cui "visto il consenso registrato al Lingotto puntiamo a chiudere al più presto". La delega, ha aggiunto, punta a dare un "sostegno a tutte le famiglie che hanno figli, a prescindere dalla tipologia di lavoro dei genitori", ipotizzando di accompagnare i figli "fino alla loro presunta autonomia", attraverso un sistema a decrescere: fino a tre anni un assegno più cospicuo, che si ridurrà fino ai 18 anni e poi ulteriormente fino ai 26.

La considerazione di partenza da cui parte la proposta, come spiegato dallo stesso Lepri, è che il sistema vigente "è molto articolato, per non dire complicato",e si fonda su "una concezione ‘lavorista' del carico familiare": "Solo chi lavora o ha reddito, può beneficiare di uno sgravio. La copertura economica arriva attraverso trattenute ad hoc e dalla fiscalità generale, ma il beneficio è solo per chi è dipendente o non è incapiente". In sintesi, con la delega verrebbero cancellati gli assegni al nucleo familiare, le detrazioni fiscali per i minori a carico e l'assegno per le famiglie numerose – ossia con almeno tre minori – per cui verranno individuate delle misure complementari "solo in quanto destinate a specifici bisogni, attività o destinatari".

In sostituzione ci sarebbe un assegno unico e integrale, da corrispondere fino a un reddito Isee da 50mila euro annui (per le famiglie con due genitori e un figlio a carico). L'importo si riduce progressivamente fino ad azzerarsi per Isee di 70mila euro annui.

L'articolo 1 della legge dice che il Governo "è delegato ad adottare, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore" un "decreto legislativo al fine di riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico". Per il calcolo dell'Isee "si considera componente del nucleo familiare anche il convivente stabile che risulta coabitante, anche se con residenza anagrafica diversa". Inoltre è previsto l'innalzamento del reddito Isee di 5.000 euro annui per ogni ulteriore figlio a carico e l'aggiornamento annuale automatico al tasso di inflazione delle soglie di reddito Isee.

Per quanto riguarda le coperture per la misura – che aggiunge 2 miliardi (4 a regime) ai 19 che oggi si spendono per i vari assegni familiari che sarebbero riassorbiti dal nuovo strumento – la proposta le individua nei "risparmi derivanti dall'eliminazione di molte misure oggi previste" e in "ulteriori risparmi di spesa", così da "prevedere una dotazione complessiva in incremento" di "due miliardi nel primo anno successivo a quello di entrata in vigore" delle nuove norme e "di 4 miliardi" a regime, si legge nella relazione.

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