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Un’app per “timbrare il cartellino”, il Garante della Privacy dà il via libera

L’applicazione potrà essere installata sui terminali personali e aziendali in possesso dei dipendenti, ma i lavoratori potranno rifiutarsi di utilizzarla chiedendo di usare altri sistemi di timbratura del cartellino.
A cura di Charlotte Matteini
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Mobile Deivices Users In Tokyo

I datori di lavoro potranno installare sul telefonino dei propri dipendenti fuori sede un'applicazione da utilizzare per timbrare il cartellino in entrata e in uscita a inizio e fine turno di lavoro. A sancire la possibilità è stato il Garante della Privacy che, rispondendo a una richiesta inoltrata da due società di ricerca, selezione e somministrazione di lavoro, ha sostenuto che uno strumento di controllo di questo tipo non violerebbe la riservatezza dei dipendenti anche se sarà però fondamentale informare in tempo reale il lavoratore quando il servizio di controllo a distanza sarà in funzione. Questi sistemi di geolocalizzazione potranno essere installati negli smartphone dei dipendenti che prestano lavoro fuori sede e non avranno accesso ad altri dati personali contenuti nel terminale di proprietà del dipendente come la posta elettronica privata, gli sms e i dati di navigazione internet.

La richiesta delle due società di lavoro interinale era fondata sull'esigenza di poter utilizzare uno strumento di monitoraggio delle attività lavorative dei dipendenti fuori sede ed è stata accolta con una delibera del Garante. Via libera, dunque, all'installazione di queste app, che potranno essere collocate sia nei terminali di proprietà dei lavoratori che di quelli aziendali. L'applicazione funzionerà come una sorta di badge virtuale, da utilizzare per timbrare l'orario di inizio e fine turno.

Il Garante della Privacy, però, non si limita a dare il proprio benestare, ma con la delibera impone anche dei limiti di utilizzo dell'app: applicando la disciplina del bilanciamento di interessi, ovvero tenendo conto sia delle necessità del datore di lavoro che il diritto alla privacy del dipendente, dispone la possibilità di utilizzare tali software, lasciando però libero il lavoratore di rifiutarsi di utilizzarlo e concedendo, dunque, altri mezzi per l'autenticazione a inizio e fine turno. Inoltre, il datore di lavoro, verificata la corrispondenza tra le coordinate geografiche e l'orario di timbratura, potrà conservare solamente il dato relativo alla sede di lavoro e non ulteriori posizioni del dipendente registrate dopo l'orario di fine turno. Infine, sullo schermo del cellulare dovrà comparire un'icona che lo avverta dell'entrata in funzione del servizio di geolocalizzazione e, inoltre, le società dovranno adottare misure di sicurezza per preservare i dati da accessi o utilizzi illeciti, come dispone il codice della privacy.

I precedenti: Expo 2015

L'applicazione per il monitoraggio delle timbrature dei dipendenti fuori sede è già stata usata in Italia, precisamente da 500 dipendenti assunti da Expo 2015 tramite l'agenzia interinale Manpower. I ragazzi, infatti, per accedere all'area dell'esposizione universale dovevano utilizzare un'app, attivata mediante l'indirizzo di posta elettronica fornito all'agenzia in fase di assunzione –  per timbrare l'orario di entrata in servizio e fare lo stesso all'uscita. Il sistema digitale di monitoraggio era stato confezionato da Microsoft e PeopleLink e permetteva di rilevare i dati di presenza dei dipendenti in movimento nell'area Expo sfruttando le tecnologie wi-fi e Gps.

L'utilizzo di questo sistema di controllo a distanza creò numerosi malumori all'interno dei sindacati di categoria, che chiesero spiegazioni all'agenzia interinale e al realizzatore dell'applicazione. Secondo i rappresentanti dei lavoratori, essendo attivata mediante indirizzo mail privato del dipendente fornito al momento dell'assunzione ed essendo presente sullo smartphone privato del lavoratore, sussisteva il rischio che il sistema di monitoraggio potesse essere utilizzato per controllare i dati personali dei dipendenti contenuti all'interno del terminale e gli spostamenti oltre l'orario di lavoro.

La società PeopleLink rispose alle rimostranze evidenziando "che la propria App People@Time Map utilizzata dai lavoratori Manpower in Expo per la registrazione delle timbrature in entrata o in uscita serve esclusivamente a sostituire il terminale di rilevazione presenze tradizionale, e si attiva esclusivamente tramite gli appositi tasti “Entrata” o “Uscita” presenti nell’applicazione. Dal punto di vista tecnologico, infatti, anche se la modalità GPS dello smartphone dovesse risultare attiva prima o dopo la timbratura, e se anche la stessa App dovesse risultare attiva prima o dopo la timbratura, nessun dato e nessuna geo-localizzazione viene “catturata” né dalla App né dai sistemi di rilevazione presenze in essere".

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