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Ucraina, Poroshenko scioglie il parlamento: si andrà a nuove elezioni

Il presidente afferma che un nuovo parlamento è necessario al Paese per “uscire dalla guerra”. Nuove elezioni politiche indette per il 26 ottobre.
A cura di Biagio Chiariello
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Venti di guerra che spirano sempre più forti in Ucraina. Dopo l’annuncio che Cremlino invierà un secondo convoglio di aiuti umanitari nella zona dell’est del Paese, Kiev ha annunciato che le forze armate ucraine stanno combattendo contro dei blindati russi penetrati nel proprio territorio, vicino a Novoazovsk, ad una decina di km dalla frontiera russo-ucraina, diretti verso Mariupol, città che i governativi hanno sottratto ai separatisti nei mesi scorsi. Una situazione non semplice resa ancora più complicata dalla notizia secondo cui il presidente ucraino, Petro Poroshenko, avrebbe deciso di sciogliere la Rada, il parlamento del Paese, per poter indire nuove elezioni. Lo riferisce in un tweet il capo ufficio stampa presidenziale, Sviatoslav Tsegolko. Quest’ultimo ha puntato il dito contro la maggioranza in carica per aver approvato in passato "leggi dittatoriali" e di non avere quindi legittimità di fronte al popolo. Di quelle leggi, ha avvertito, i deputati uscenti dovranno "rispondere". Già pronta la data per le nuove elezioni: il 26 ottobre. Lo si legge in un lungo messaggio dello stesso Poroshenko, citato dall'agenzia ucraina Unian, nel quale fra l'altro il presidente ucraino afferma che un nuovo parlamento è necessario al Paese per "uscire dalla guerra".

Il bilancio delle vittime degli scontri tra forze ucraine e separatisti

Quattro soldati ucraini sono stati uccisi e 31 sono rimasti feriti nelle ultime 24 ore nei combattimenti tra le forze governative e i ribelli separatisti nell'Ucraina sud-orientale. Lo fa sapere il portavoce del Consiglio di sicurezza di Kiev, Andrii Lisenko, citato dall'agenzia Interfax. Proseguono dunque gli scontri. Secondo le forze armate ucraine, i blindati avrebbe violato il confine nella zona di Sherbak-Novoazovsk, ma l'intervento delle guardie di frontiera ne avrebbero sventato l’avanzata. Il vice comandante del battaglione di volontari pro-Kiev "Azov" ha di una colonna di circa 30 carri armati.

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