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Ucraina, il ministro degli interni annuncia “operazioni antiterrorismo”

Arsen Avakov, invocando “l’aiuto di Dio”, ha reso noto che nella città di Sloviansk ha preso il via una massiccia operazione “anti-terrorismo” in seguito all’occupazione – da parte di uomini filo-russi – di edifici della polizia e delle forze di sicurezza.
A cura di Davide Falcioni
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Arsen Avakov- ministro degli interni ucraino – ha reso noto ieri che nella città di Sloviansk ha preso il via una massiccia operazione "anti-terrorismo" in seguito all'occupazione – da parte di uomini filo-russi – di edifici della polizia e delle forze di sicurezza. Il ministro – dopo aver invocato persino l'aiuto di Dio – non ha fornito ulteriori dettagli sull'operazione, ma quello che si sa è che la decisione è arrivata in seguito a una lunga riunione del consiglio di sicurezza, che ha discusso per oltre tre ore in seguito agli attacchi nell'est del paese. Sui social network corre voce che nella città ci siano stati degli spari, ma nessuna conferma ufficiale è finora arrivata e non sono state rese note le modalità con le quali il governo intende fronteggiare i ribelli.

Intanto John Kerry, segretario di Stato USA, ha avuto un dialogo telefonico con il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, avvertendolo che se Mosca non prenderà "misure per ridurre la tensione nell'Ucraina orientale e non ritirerà le sue truppe dal confine" dovrà affrontare "ulteriori conseguenze". Kerry ha espresso profonda preoccupazione per gli attacchi dei filo-russi, supponendo che essi siano stati orchestrati dal Cremlino. I miliaziani, infatti, "erano equipaggiati con armi russe e con le stesse uniformi indossate dalle forze russe che hanno invaso la Crimea".

In questo quadro è intervenuto anche il segretario generale dell'Onu Ban ki-Moon, che ha chiesto a tutti gli "attori" della crisi di "usare la massima moderazione" e dialogare per abbassare la tensione. Il numero uno della nazioni unite si è detto molto preoccupato" di fronte ai "rischi crescenti di scontri violenti".  Ban Ki Moon ribadisce la "richiesta di intraprendere un dialogo costruttivo per abbassare la tensione e ridurre le divergenze". "Le Nazioni unite – conclude la nota – sono pronte a sostenere una soluzione pacifica della crisi attuale in Ucraina".

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