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Ucraina: la Crimea vota l’adesione alla Russia, referendum il 16: UE e USA: “Illegale”

Importantissima riunione oggi del Consiglio europeo alla presenza di tutti i capi di governo per discutere della crisi in Ucraina. L’UE torna a minacciare sanzioni verso la Russia.
A cura di A. P.
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Aggiornamento: la tensione in Ucraina è destinata a salire nuovamente. Herman Van Rompuy, presidente dell'Unione Europea, ha infatti giudicato illegale il referendum in Crimea, affermando anche che la Russia deve avviare i negoziati nei prossimi giorni e che devono esserci risultati in mancanza dei quali potrebbero scattare sanzioni come divieto di viaggio, congelamento dei beni e e cancellazione dei rapporti. Gli Stati Uniti hanno deciso di tenere la stessa linea: "Sono fiducioso – ha detto Obama – che lavoreremo assieme ai nostri alleati in Ue per reagire contro l’aggressione russa all’Ucraina".

Update – Parlamento della Crimea da l'ok all'adesione a Russia – Mentre a Bruxelles si tiene la riunione straordinaria del Consiglio europeo, in Crimea continua la situazione di tensione dei giorni scorsi. Il parlamento della repubblica autonoma, infatti, ha appena dato parere favorevole alla separazione dall'Ucraina in favore dell’adesione della regione alla Russia. La decisione finale ovviamente spetterà ai cittadini  che dovranno confermare o meno questa decisione e sancire l'annessione alla Russia nel referendum convocato sempre oggi dal Parlamento della Crimea. Il referendum, fissato per il prossimo 16 marzo, proporrà due alternativa ai cittadini della Crimea, restare con l'Ucraina oppure aderire alla Federazione Russa. Intanto la polizia ucraina stamane ha arrestato l'autoproclamato governatore di Donetsk, la città del deposto presidente ucraino Yanukovich. L'uomo insieme ad altri manifestanti filo-russi aveva preso il controllo della sede del governo della regione orientale dell'Ucraina dopo i fatti di Kiev e la cacciata del presidente.

Giornata importantissima oggi in campo internazionale e diplomatico per risolvere la crisi che sta interessando l'Ucraina e la Russia in Crimea. Questa mattina, infatti, è in programma una riunione straordinaria del Consiglio europeo a Bruxelles alla presenza di tutti i capi di governo dell'Unione. Sarà presente anche il nostro Premier Matteo Renzi che questa mattina, appena terminata la riunione lampo alla segreteria del Partito Democratico a Roma, è partito alla volta di Bruxelles per partecipare in tarda mattinata al suo prima faccia  a faccia con gli altri leader europei. Sul tavolo del Consiglio europeo ci sono importanti misure che l'Ue è pronta ad assumere nei confronti delle parti in causa e la discussione sulle linee guida per gestire la crisi Ucraina. In particolare si discuterà degli aiuti economici stanziati per l'Ucraina per i prossimi due anni, circa 11 miliardi di euro, e la possibilità di sanzioni contro la Russia. L'obiettivo più ambizioso in realtà è quello di porsi come interlocutore tra i due Paesi e attivare un canale di dialogo diretto tra Mosca e Kiev.

Gruppo di lavoro permanente – L'intenzione non nascosta, infatti, è di sostenere l'idea della Cancelliera tedesca Angela Merkel di creare una task force diplomatica dell'Ue in grado di portare avanti ininterrottamente la trattativa. Una sorta di gruppo di lavoro permanente che dovrebbe poi aprire la strada ad una missione di osservatori dell'Ocse nell'area di crisi. "Chiediamo alla Russia di rispondere se è pronta a preservare la pace e la stabilità in Europa o se vuole istigare tensioni nelle nostre relazioni bilaterali e multilaterali" ha affermato il premier ucraino Arseni Yatseniuk, dopo un incontro con il presidente dell'Europarlamento Martin Schulz proprio prima della riunione del Consiglio europeo. Intanto la stessa Ue, con la pubblicazione avvenuta oggi sulla Gazzetta Ufficiale, ha ufficialmente congelato i beni del presidente ucraino Viktor Yanukovich e di altre 17 personalità legata al vecchio governo ucraino. Sul fronte diplomatico si muove anche l'Onu il cui Consiglio di Sicurezza torna a riunirsi oggi a porte chiuse per discutere della crisi ucraina.

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