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Uccise la madre perché ostacolava la sua relazione: 14enne condannata a 35 anni

Jamie Silvonek uccise la madre con l’aiuto del suo fidanzato, un soldato di 21 anni: ora è stata condannata a 35 anni di carcere.
A cura di Redazione
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Lo Stato della Pennsylvania ha condannato Jamie Silvonek, una ragazza di soli 14 anni, a una pena di 35 anni di reclusione per aver ucciso la madre, Cheryl Silvonek. La sentenza di primo grado ha tenuto conto delle aggravanti, ovvero della pianificazione del delitto e della crudeltà con la quale la giovane ha accoltellato al collo la madre, portandola alla morte. Il caso è però tutt’altro che chiuso, dal momento che in aprile arriverà la sentenza del procedimento nei confronti di Caleb Barnes, allora fidanzato della ragazza, accusato anch’egli di omicidio e occultamento di cadavere: Jamie testimonierà nel processo contro di lui, ma il ragazzo continua a negare di aver avuto parte nella vicenda.

I fatti risalgono al marzo dello scorso anno e nel corso del dibattimento sono emersi nuovi particolari. Cheryl, una donna di 54 anni, fu accoltellata al collo mentre guidava la sua auto sulla quale viaggiavano la figlia e il suo ragazzo, Caleb, un militare di 21 anni. A quanto pare la donna ostacolava la loro relazione e i due avevano pianificato per giorni l’omicidio, scegliendo con cura il luogo e l’arma da usare. L’idea di ucciderla sarebbe stata di Caleb, che avrebbe anche proposto a Jamie di usare un coltello, indicandole il modo per nascondere il corpo della madre e costruirsi un alibi (dopo il delitto i due cercarono di farsi vedere in un luogo affollato, ma il loro stratagemma non ha retto dopo gli interrogatori degli inquirenti).

Messa di fronte alle sue colpe, Jamie ha sempre difeso il suo ragazzo, dicendo che lui non aveva mai preso parte all’omicidio, e durante il processo ha ammesso: “Non ero sotto la sua influenza e non avevo preso né droghe né altro, ho fatto tutto da sola”. Una tesi che non convince il pubblico ministero, che cercherà di dimostrare la colpevolezza del giovane militare nel processo di aprile.

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