Uccide l’ex incinta poi le ruba i gioielli, li vende e coi soldi gioca al videopoker

Orrore due notti fa a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, dove è stato ritrovato il cadavere di una ragazza di 20 anni, Irina Bakal, di origini moldave, scomparsa da casa domenica sera. A portare gli inquirenti sul luogo del ritrovamento del corpo è stato il presunto assassino: si tratta del diciannovenne Mihai Savciuc, anche lui moldavo residente a Godega di Sant’Urbano. Il giovane avrebbe confessato il delitto nella notte, ammettendo di aver strangolato l’ex ragazza al termine di una furiosa lite, per poi nascondere il cadavere in un fossato.

Irina era incinta di sei mesi proprio del diciannovenne, che però nel frattempo aveva iniziato una relazione con un'altra coetanea. Stando a quanto dichiarato dagli inquirenti il killer, sottoposto a un lungo interrogatorio, ha ammesso le sue responsabilità spiegando di non riuscire ad accettare la gravidanza della giovane, alla quale aveva più volte chiesto di abortire. Dal canto suo però Irina, che viveva insieme ad alcuni connazionali a Conegliano, avrebbe voluto tenere il bimbo. La giovane e l'ex compagno si sarebbero incontrati domenica sera per l'ennesimo chiarimento: la discussione è però sfociata in una lite furibonda al termine della quale Mihai Savciuc avrebbe colpito con alcune pietre alla testa la ragazza per poi occultare il corpo sotto un cumulo di foglie.

Il 19enne nel corso della sua confessione avrebbe mostrato un'incredibile freddezza e impassibilità, come se la cosa non lo riguardasse direttamente. Dal suo racconto è emerso un altro dettaglio inquietante: dopo averla uccisa, Savciuc ha sottratto alla sua ex compagna i gioielli che indossava e il giorno dopo il delitto si è recato a un Compro Oro di Conegliano per vendere i piccoli preziosi, una collanina e un anello, ricavandone poche decine di euro. Con quegli spiccioli è poi andato a giovare al videopoker.