Uber, due dirigenti francesi fermati e interrogati dalla polizia

Due dirigenti francesi di Uber, l'applicazione che mette in contatto i clienti con autisti privati e a tariffe molto più economiche dei taxi, sono stati fermati oggi dalla polizia d'oltralpe per essere interrogati. Secondo i media locali, i due responsabili della filiale francese, Thibault De Saint-Phalle e Pierre-Dimitri Gore-Coty, sono stati fermati con l'accusa di "attività illegale e dissimulazione di dati informatici" in seguito alle indagini sul controverso servizio di trasporto effettuato da privati che il prefetto di Parigi ha vietato giudicandolo illecito. Il fermo dei due alti dirigenti di Uber arriva dopo giorni di protesta in Francia, anche violenta, da parte dei tassisti contro il servizio dell’azienda californiana che secondo loro è illegale. La settimana scorsa, infatti, i tassisti erano scesi in piazza bloccando il traffico, le stazioni e gli aeroporti delle principali città del Paese. I tassisti con licenza si sono scagliati contro i conducenti delle auto in questione e messo in atto numerosi blocchi del traffico in tutto il Paese.

A seguito delle proteste il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, aveva disposto il blocco del servizio UberPop, e aveva ordinato alla polizia di far rispettare il divieto. L’azienda dal suo canto aveva annunciato l’intenzione di proseguire l'attività fino a una sentenza definitiva di un tribunale. A seguito dell'ordinanza ministeriale però il prefetto parigino ha schierato una brigata speciale della polizia della capitale da impiegare nei controlli a tappeto sugli autisti di Uber. In particolare sonostati schierati altri duecento agenti da affiancare alla brigata della polizia parigina specializzata nel controllo dell’attività dei taxi.