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Turista morì dopo aver mangiato un sorbetto: nei guai l’agenzia viaggi

La donna morì dopo aver mangiato un sorbetto alla fragola. Per i giudici è colpa dell’agenzia viaggi che, conoscendo le sue allergie al cibo, non avvisò i cuochi dell’hotel i cui lei risiedeva.
A cura di D. F.
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Lei si chiama Amanda Thompson e aveva 50 anni quando, nel 2012, morì per ragioni che i medici definirono incidentali ma che secondo i suoi familiari sarebbero legate ad una serie di gravi intolleranze alimentari di cui la donna soffriva. Secondo i parenti della donna – inglese di Greater Manchester, in Gran Bretagna – la colpa del decesso sarebbe da attribuire anche all'agenzia di viaggi a cui lei si affidò per organizzare un viaggio. Il marito di Amanda, Ian, ha infatti accusato duramente il responsabile del viaggio: "Lo avevamo chiaramente avvertito di tutte le intolleranze di cui soffriva mia moglie, poi dopo aver mangiato un sorbetto lei ha sentito un fortissimo formicolio in bocca, poi è salita in camera e ha perso conoscenza, senza riprendersi".

Le circostanze del decesso sono state confermate dai medici legali che hanno effettuato tutti gli esami autoptici. La donna morì a Rodi, in Grecia, dopo aver ingerito un gelato alla fragola nell'hotel in cui alloggiava. Secondo suo marito è incredibile che l'agenzia di viaggi a cui Amanda si affidò non avvertì i responsabili della struttura in cui risiedeva, malgrado proprio l'agenzia fosse stata avvertita con largo anticipo delle grave intolleranze alimentari della donna. La famiglia della vittima ha quindi chiesto un importante risarcimento danni.

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