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Turchia, uccide il marito violento e diventa una icona sui social

Ha confessato di non avere rimpianti Çilem Doğan, una donna turca che ha sparato al marito che avrebbe voluto farla prostituire: “Sono sempre le donne a morire, per una volta può essere il contrario”. Tantissimi i tweet in suo sostegno.
A cura di Susanna Picone
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Ha ucciso il marito violento, ha confessato il delitto dicendo di non avere rimpianti, e dopo l’arresto è diventata una icona sui social. È la storia di Çilem Doğan, una donna turca di 28 anni finita in manette lo scorso 9 luglio dopo l’omicidio del marito. Un uomo che abusava di lei e che la costringeva a prostituirsi. Çilem Doğan  ha confessato di aver sparato e ucciso il marito e ha dichiarato di non avere rimpianti per quanto fatto. La 28enne ha raccontato che gli abusi del marito, il 33enne Hasan Karabulut, sarebbero iniziati pochi giorni dopo le nozze e che lei avrebbe provato più volte a lasciarlo, ma che poi è rimasta incinta. Ha detto di aver ucciso il marito “per mantenere intatto l'onore”, quello che sarebbe stato inevitabilmente leso se la donna avesse accettato di intraprendere la strada della prostituzione come avrebbe voluto lui. “Sono sempre le donne a morire, per una volta può essere il contrario”, è quanto Çilem avrebbe detto alla polizia.

Il marito ucciso da sei colpi di pistola – L’uomo sarebbe morto in seguito ai 6 colpi di pistola esplosi al suo indirizzo da parte della moglie. La donna ha spiegato che prima dell’omicidio il marito le aveva detto che sarebbero andati ad Antalya dove lei avrebbe fatto la prostituta. Al suo no lui avrebbe risposto colpendola ripetutamente, la donna sarebbe quindi caduta vicino il letto e a quel punto avrebbe ricordato che sotto il cuscino aveva nascosto una pistola: “L'ho afferrata e ho premuto ripetutamente il grilletto, dopo ho preso mia figlia e sono andata via”, ha spiegato agli agenti. Dopo essere stata arrestata, la donna ha dato il via a un vero e proprio movimento sui social: centinaia i tweet in suo sostegno. Qualcuno si è soffermato anche sulla maglietta indossata dalla 28enne il giorno dell’arresto. “Caro passato – si legge sulla maglia – grazie per tutte le lezioni. Caro futuro, sono pronta”.

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